Il gruppo di lavoro è rappresentativo del più ampio consorzio che unisce 28 paesi europei e limitrofi e che ha messo a punto un sistema di campionamento e analisi coordinata per capire come l'ambiente e il cambiamento climatico hanno modificato e stanno tuttora modificando la struttura delle popolazioni naturali.
"Si tratta del primo esperimento di questo tipo a livello europeo - spiega Omar Rota Stabelli del Centro ricerca e innovazione - e viene svolto confrontando tra loro i genomi delle diverse popolazioni per scoprire eventi di adattamento al clima, alle altitudini e alle latitudini".
Il progetto finora è stato applicato al moscerino comune della frutta (Drosophila melanogaster), ma l'esperienza maturata verrà trasferita allo studio della Drosophila suzukii che causa danni all'agricoltura e ad altre specie invasive come la zanzara tigre e la cimice marmorata. Queste informazioni aiuteranno i ricercatori e tecnici della Fondazione a costruire modelli previsionali più efficaci per gli insetti invasivi che periodicamente invadono il Trentino e, più generale, l'Europa.
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Fonte: Fondazione Edmund Mach - Istituto Agrario di San Michele all'Adige