Un ruolo sempre più significativo è giocato da due nuove categorie di prodotti, le sostanze di base e le sostanze a basso rischio, introdotte dal regolamento 1107/2009.
A dir la verità le sostanze a basso rischio non sono una vera e propria categoria a sé stante, ma sono principi attivi a tutti gli effetti che per le loro favorevoli caratteristiche tossicologiche e ambientali godono di agevolazioni regolatorie e sono il contraltare in positivo dei candidati alla sostituzione.
Le sostanze di base sono invece prodotti più o meno di uso comune, tipicamente additivi alimentari o proprio alimenti (es. zucchero), che possiedono caratteristiche utili per il loro uso in fitoiatria e che, essendo universalmente considerati innocui, possono essere utilizzati senza autorizzazione.
La valutazione delle sostanze di base tende a verificare che l’innocuità dei prodotti proposti si mantenga anche quando vengono utilizzati in fitoiatria, specialmente nei confronti degli organismi non bersaglio. Ovviamente l’utilità di queste soluzioni dipende dalla loro efficacia: le sostanze a basso rischio sono principi attivi a tutti gli effetti e i relativi formulati devono risultare efficaci sulla base di un dossier dettagliato, nel caso delle sostanze di base i criteri sembrano essere meno stringenti.
Vediamo le ultime approvazioni europee in materia.
Sostanze di base
Carbone argilloso (clayed charcoal) contro il mal dell’esca della vite
Si tratta di una miscela di carbone vegetale (additivo alimentare E 153) e bentonite (additivo per mangimi E 558) in formulazione granulare utilizzata in trattamenti al terreno contro il mal dell’esca della vite. Secondo la documentazione presentata dal richiedente, il prodotto funziona per via fisica, “intrappolando” le tossine prodotte dal fungo a opera dei colloidi del carbone vegetale e della bentonite. I commenti della Germania sono stati piuttosto scettici su questo aspetto, lamentando la carenza di documentazione a supporto. La sostanza è stata infatti approvata con 27 voti favorevoli e l’astensione della Germania. Da segnalare che il prodotto è da tempo venduto in Francia come ammendante del terreno.
Ortica contro insetti, acari e malattie di fruttiferi, vite, orticole e ornamentali
L’estratto di ortica, già utilizzato in medicina, nel settore alimentare e nel mangimistico, è stato approvato anche come sostanza di base per proteggere fruttiferi, vite e orticole contro insetti (afidi e lepidotteri in genere), acari e malattie fungine (Alternaria, oidii, ticchiolatura, peronospora, monilia e Septoria). L’efficacia è attribuita alle numerose sostanze contenute nel prodotto: acido acetico (esso stesso – sotto forma di aceto – sostanza di base), acido clorogenico (presente anche nel caffè), acido formico (chi da bambino non si ricorda degli effetti delle ortiche sulla pelle), lecitina (altra sostanza di base), L-prunasina (o sambunigrina, presente appunto nel sambuco) e rutina (flavonoide contenuto in molte piante tra cui gli agrumi. Sono previste due tipologie di prodotto: un liquido (tipo SC – sospensione concentrata) per trattamenti fogliari e un altro da aggiungere alla pacciamatura naturale. Il meccanismo d’azione non è stato descritto in modo preciso: alcuni articoli a supporto parlano di attività repellente, altri di azione diretta sulla riproduzione degli afidi (con un fantasmagorico 20% di efficacia). L’attività fungina deriva dai componenti citati: l’estratto di U. dioica inibisce la crescita del micelio, la rutina si lega a una chinasi prodotta dai funghi sensibili, l’acido clorogenico inibisce la crescita delle spore, la lecitina stimola le difese naturali delle piante e l’acido acetico ha azione antibatterica. Non è tuttavia chiarissimo lo scopo del trattamento in pacciamatura. Infine una nota di colore: l’estratto di Urtica urens (CAS 90131-83-2) è stato notificato all’agenzia Europea per le sostanze chimiche da 747 produttori, con la classificazione “Tossico per la riproduzione cat. 1B”, con simbolo di pericolo GHS08 (uomo che esplode) e frase di rischio H360 (Può nuocere alla fertilità o al feto). In realtà il dossier depositato all’ECHA non contiene alcun dato e siamo molto curiosi di sapere su quali basi il RAC (Risk Assessment Committee, quello che ha appena “salvato” il glifosate) formulerà la sua opinione.
Perossido d’idrogeno (acqua ossigenata): sai che scoperta!
L’acqua ossigenata, oltre che a disinfettarci le ferite e schiarirci i capelli potrà essere utilizzata in fitoiatria per la disinfezione degli attrezzi da taglio (es forbici da potatura) e come trattamento fungicida e battericida per le sementi. Diciamo che tra le sostanze sinora esposte è quella che secondo noi è quella che ha maggiori probabilità di avere effettivo utilizzo pratico.
Sostanze a basso rischio
Segnaliamo infine l’approvazione europea di due ceppi attenuati di virus del mosaico del Pepino (VX1 e VC1), utilizzati su solanacee in serra per prevenire le infezioni “vaccinando” le piante. Per le loro favorevoli caratteristiche tossicologiche e ambientali (i criteri che definiscono le sostanze a basso rischio, considerati un po’ generici, sono tuttavia in corso di revisione) godranno di procedure accelerate di valutazione dei prodotti (idealmente 120 giorni) e potranno vantare questo favorevole status nella loro pubblicità.
Approfondimenti per studiosi, addetti ai lavori o semplicemente curiosi
- Regolamento di esecuzione (UE) 2017/428 della Commissione del 10 marzo 2017 Che approva la sostanza di base carbone argilloso a norma del regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all'immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari e modifica l'allegato del Regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 della Commissione
- Regolamento di esecuzione (UE) 2017/419 della Commissione del 9 marzo 2017 Che approva la sostanza di base Urtica spp. a norma del regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all'immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari e modifica l'allegato del Regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 della Commissione
- Regolamento di esecuzione (UE) 2017/409 della Commissione dell'8 marzo 2017 Che approva la sostanza di base perossido di idrogeno a norma del regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all'immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari e modifica l'allegato del Regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 della Commissione
- Regolamento di esecuzione (UE) 2017/406 della Commissione dell'8 marzo 2017 Che approva la sostanza attiva a basso rischio virus del mosaico del pepino, isolato blando VX1, in conformità del regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all'immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari e modifica l'allegato del Regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 della Commissione
- Regolamento di esecuzione (UE) 2017/408 della Commissione dell'8 marzo 2017 Che approva la sostanza attiva a basso rischio virus del mosaico del pepino, isolato blando VC1, in conformità al regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all'immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari e che modifica l'allegato del Regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 della Commissione
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Fonte: Agronotizie