Nuova normativa nell'Unione europea in materia di agrofarmaci. Il Parlamento europeo ha adottato due testi legislativi sull’autorizzazione e la vendita degli agrofarmaci, sul loro uso sostenibile e la promozione della difesa integrata. Vengono bandite alcune sostanze altamente tossiche ed è vietato l'uso di agrofarmaci nei giardini pubblici e nei parchi gioco.
Il provvedimento, approvato con 624 voti favorevoli, 13 contrari e 10 astensioni, dovrà essere applicato due anni dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell'Ue, ovvero all'inizio del 2011.Le norme approvate richiedono agli Stati membri di adottare le misure necessarie per incentivare una difesa fitosanitaria a basso apporto di agrofarmaci, privilegiando i metodi non chimici (difesa integrata e agricoltura biologica). Viene ridotto al minimo o vietato l'uso di agrofarmaci in parchi, giardini pubblici, campi sportivi e aree ricreative, cortili delle scuole e parchi gioco nonché in prossimità di aree in cui sono ubicate strutture sanitarie o le aree protette.
Approvando a larghissima maggioranza il maxi-emendamento di compromesso concordato col Consiglio dalla relatrice Hiltrud Breyer, il Parlamento ha adottato un testo che attualizza la Direttiva europea del 1991 relativa all’autorizzazione, all’immissione sul mercato, all’impiego e al controllo dei prodotti fitosanitari. Agli Stati membri non si impedisce di applicare il principio di precauzione quando sul piano scientifico vi siano incertezze sui rischi. Gli agrofarmaci più pericolosi saranno eliminati in dieci anni.
La prima autorizzazione comunitaria per la maggior parte delle sostanze attive non potrà avere una durata superiore a dieci anni, ma quelle che presentano deboli rischi saranno autorizzate per quindici anni. Nei due casi, l'autorizzazione potrà essere rinnovata per quindici anni.
Alcune sostanze altamente tossiche, in particolare quelle cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione, non potranno essere autorizzate a meno che i loro effetti sugli esseri umani siano considerati trascurabili. Lo stesso vale per le sostanze che interferiscono sul sistema endocrino e quelle valutate come persistenti, bioaccumulanti e tossiche (PBT), nonché quelle molto persistenti e molto bioaccumulabili (mPmB). Inoltre, qualora si ritenesse che una sostanza possa avere effetti critici neurotossici o immunotossici potrebbero essere stabilite misure più rigorose. Anche le sostanze pericolose per api potranno essere vietate. Il regolamento prevede l'identificazione a livello comunitario di sostanze attive da considerare come "candidate alla sostituzione".
Gli agrofarmaci commercializzati in base alle regole attuali potranno continuare ad essere utilizzati fino alla scadenza della validità della loro autorizzazione corrente (10 anni). Così, una sostanza autorizzata nel 2006 potrà continuare ad essere venduta fino al 2016. A quella data, però, dovrà essere sottoposta a una nuova procedura di autorizzazione sulla base dei criteri stabiliti dal regolamento in esame.

Il testo integrale del provvedimento