La ricerca in agricoltura, come nel celebre romanzo dello scrittore Robert Louis Stevenson “Lo strano caso del dr. Jekyll e mr. Hyde”, esprime ogni giorno di più la sua spiccata doppia personalità. Da una parte i criteri internazionali di valutazione della ricerca che chiedono dei feedback prettamente scientifici (pubblicazioni, convegni internazionali e brevetti), dall’altra la comunità agricola locale che vuole veder tradotti i risultati della ricerca in consigli, indicazioni, suggerimenti e materiale divulgativo comprensivo per il tecnico e l’operatore agricolo finale. Una doppia personalita ̀che non deve essere vista come un vincolo che inibisce l’innovazione, ma come una risorsa, un’opportunità di confronto e crescita.
Trovare la comunione di interessi tra aspetto scientifico e divulgativo è obiettivo del ricercatoreche deve essere “aiutato”, in questo difficile compito, dalle indicazioni dei tecnici e agricoltori, tutti attori in prima linea nella filiera della ricerca.
In tal senso la giornata di approfondimento dal titolo “Problemi emergenti nella difesa delle colture: l’innovazione al servizio dell’agricoltura”, organizzata dal Centro SafeCrop dell’Istituto Agrario, si propone di presentare alcuni risultati ottenuti sui problemi di importanza crescente nell’ambito della difesa delle colture.
In questo modo si vuole promuovere un’informazione, mirata ad una maggiore consapevolezza sui temi di protezione delle piante più rilevanti di questi ultimi anni.
Temi, questi, sempre più influenzati da fenomeni come la globalizzazione, il progresso tecnologico ed i rapido cambiamenti degli ultimi decenni che hanno un impatto su tutti i settori produttivi, agricoltura inclusa.
I nuovi sistemi produttivi, lo scambio di materiale vegetale e i discussi cambiamenti climatici possono concorre nel favorire lo sviluppo di patogeni e parassiti un tempo considerati secondari o addirittura del tutto trascurabili. Le colture tradizionali come vite, melo, fragola e piccoli frutti si trovano di fronte a problemi emergenti che potrebbero richiedere in futuro specifici interventi mirati. Non dimentichiamo che agli inizi degli anni
ottanta gli scopazzi del melo erano considerati una mera curiosità accademica.
I temi approfonditi spaziano dal mal dell’esca, all’oidio e le tignole della vite. Nell’ambito ortofrutticolo saranno presentati risultati ottenuti contro le due specie di Cydia su melo, un software per l’ottimizzazione dei trattamenti contro l’oidio della fragolae infine, per i piccoli frutti, lo stato della diffusione dei marciumi radicali e delle modalità per contenerli. Sarà presentato un breve documentario, effettuato in collaborazione con l’Università di Pisa, sulla possibilità di confusione sessuale del vettore della Flavescenza dorata attraverso segnali vibrazionali che interferiscono con i segnali di accoppiamento dell’insetto.
Per non farci trovare impreparati di fronte all’emergenza, la conoscenza dei fenomeni e l’individuazione di tecniche innovative per la prevenzione e difesa da ueste potenziali avversità costituiscono quindi l’arma vincente. L’arma che possiamo scoprire assieme

Programma

15:00 Apertura della giornata, presidente Iasma, G. Gius
15:05 Saluto delle autorità, a ssessore alla ricerca, G. Salvatori
15:15 Presentazione dei libri “Il mal dell’esca” e “L’oidio della vite”, I. Pertot
15:20 Problemi emergenti nella difesa delle colture: l’innovazione al servizio dell’agricoltura, direttore scientifico SafeCrop, G. Gessler

Viticoltura
15:25 Il mal dell’esca della vite: situazione in Trentino e metodi per contenerne la diffusione, L. Michelon
15:40 Attività dell’iperparassita A. quisqualis in Trentino nei confronti dell’oidio della vite, D. Angeli
15:55 Feromoni e Cairomoni per il controllo delle tignole della vite, G. Anfora e M. Tasin
16:15 Confusione sessuale attraverso segnali vibrazionali: una nuova frontiera nella lotta al vettore della Flavescenza dorata?, V. Mazzoni

Ortofrutticoltura
16:30 La lotta integrata contro due specie di Cydia in frutticoltura: prospettive future, J. Haeckermann
16:45 Presentazione di un software per l’ottim izzazione dei trattamenti contro l’oidio della fragola, I. Pertot, S. Fratton e A. Tizianel
17:00 Piccoli frutti: la diffusione dei marciumi radicali in Trentino e azioni per il suo contenimento, D. Prodorutti
17:20 Conclusioni e chiusura lavori

Lunedì 5 marzo, ore 15, Aula Magna dell’Istituto Agrario.
Ai partecipanti verrà consegnata una copia dei due libri sul mal dell’esca e oidio della vite, recentemente editi. Per informazioni: Daniele dall’Istituto Agrario di S. Michele Barbacovi, Tel. 0461 615239 daniele.barbacovi@iasma.it

Fonte: Iasma Notizie - Periodico tecnico scientifico dell’Istituto Agrario di S.Michele all’Adige, 08.02.2007