“Trasformare un elemento fotovoltaico in un altro, per ottimizzare le sempre piu' rare e preziose materie prime disponibili, ma anche per snellire tempi e costi di produzione".

E' la rivoluzionaria tecnica, informa un comunicato del Cnr, messa a punto dalla Dichroic Cell in collaborazione con l'Università degli studi di Ferrara e Cnr-Infm.

Gli elementi alla base delle celle fotovoltaiche sono silicio, arseniuro di gallio, fosfuro di indio e gallio, ma soprattutto germanio. Tutti rari e costosi, soprattutto il germanio. Per aggirare questo ostacolo, la Dichroic Cell ha iniziato a sviluppare una metodologia del tutto innovativa, che mira a convertire un elemento costoso e raro come il germanio in un altro elemento, il silicio, più reperibile e meno dispendioso.

"Energie rinnovabili ed efficienti, oltre che alla portata di tutti: con questo obiettivo - sottolinea il presidente del Cnr Luciano Maiani - il Consiglio nazionale delle ricerche si cimenta da anni. Ogni progresso in tal senso costituisce dunque un passo in avanti verso un traguardo tanto ambizioso quanto strategico per il paese".