Il gruppo svedese è in effetti noto per i suoi radiali, ma non tutti sanno che altri suoi prodotti concorrono alla funzionalità globale di un trattore o, più in generale, di una moderna macchina agricola

 

Un motore con quattro ruote attorno. Questa la descrizione sintetica che poteva essere avanzata nei confronti di un trattore fino al 1933, anno in cui esordì il sollevatore posteriore a opera di Harry Ferguson. Fu però dal 1939 in poi, grazie a Henry Ford che tale gruppo iniziò a diffondersi quale componente intrinseco e irrinunciabile di un trattore e fu quindi in tale anno che il trattore assunse i suoi moderni connotati, una macchina che oltre a trainare in campo era anche in grado di alzare e trasportare le attrezzature e, successivamente, di muoverle e farle funzionare.

Meccanicamente prima e idraulicamente poi. Oggi, grazie a John Deere, a tali possibilità si è anche abbinata quella di disporre in campo di corrente elettrica ad alta tensione e ciò lancerà sicuramente il trattore verso futuri e ulteriori sviluppi facendolo diventare una macchina sempre più complessa e funzionale.

Un trend che già oggi vede inserito il marchio Trelleborg fra i suoi protagonisti grazie alle numerose componenti sintetiche che la casa fornisce ai costruttori.

Se per la stragrande maggioranza degli agricoltori Trelleborg è sinonimo di radiali ad alte prestazioni, in realtà il gruppo svedese opera anche a livello di componentistica fornendo tutta una serie di prodotti che per comodità di lettura si è preferito visualizzare in queste pagine anziché descrivere (vedi l'infografica in alto a sinistra: Claas Axion 850).

Si tratta di

- anelli di tenuta ad alta pressione,

- guarnizioni

- e sistemi sigillanti

senza i quali nessun trattore potrebbe funzionare. 

 

L'articolo completo è disponibile nel pdf allegato

(vedi on line, in alto a destra)

Tratto da Macchine Trattori - Luglio-Agosto 2009

in collaborazione con Editoriale Orsa Maggiore