La consapevolezza sta aumentando: il nostro benessere deriva da ciò che mangiamo e quindi dal benessere dell'ambiente. Gli strumenti biologici hanno un grande potenziale nel momento in cui vengono aggiunti all'insieme degli input agronomici in un contesto di buone pratiche agricole.
Scambio di idee e conoscenze sul mondo della difesa e della nutrizione biologica e non solo. Questo è ciò che è avvenuto al Virtual BioAg World Congress tenutosi dal 15 al 17 marzo 2021 e organizzato da Global BioAg Linkages, network mondiale di esperti del settore agricolo.
L'organizzazione dell'evento
Gli argomenti affrontati nell'arco delle tre giornate sono stati suddivisi in sei sessioni principali. Si è parlato di:- food safety e food security;
- salute del suolo e gestione della risorsa idrica;
- standardizzazione e armonizzazione delle normative riguardanti l'agricoltura biologica (con focus sulla regolamentazione dei biostimolanti in Europa);
- sfide della commercializzazione dei prodotti derivanti dall'agricoltura biologica;
- ruolo delle istituzioni, investimenti in agricoltura e Roi tangibile (con focus sulla formazione dei giovani in un'ottica di agricoltura digitale, moderna e sostenibile);
- agricoltura di precisione e innovazioni.
Tante le aziende sponsor, tra le quali Bayer Crop Science, Agrinos, Upl, Valagro, Hello Nature, Marrone BioInnovations, Primary BioAg Innovations; e tanti importanti relatori:
- Karen Ross, segretaria della California, dipartimento Cibo e agricoltura (Cdfa);
- Ed Treacy, vicepresidente Produce marketing association (Pma), Usa;
- Pam Marrone, presidente e partner esecutivo e Md Precision AgTech Gbal & Pbi;
- Daren Coppock, presidente e amministratore delegato Ara (Agricultural retailers association) Usa;
- Giuseppe Natale, ceo Valagro;
- e altri massimi esperti del settore statunitense e internazionale.
Regolamentare i biostimolanti a favore dell'agricoltura bio globale
Come sappiamo, il mondo dei biostimolanti è ad oggi in fermento: ricerca e sviluppo si muovono parallelamente e rapidamente lanciando ogni anno nuovi prodotti sempre più prestanti. L'Europa, da questo punto di vista, possiede il mercato più maturo. In America e in Asia si preannuncia una significativa crescita di interesse per il settore solo nei prossimi anni.Focus sui biostimolanti in Italia
Il settore dei biostimolanti deve, perciò, prepararsi all'inevitabile crescita futura: da un lato gli organismi di regolamentazione devono creare un sistema globale di standard per garantire la sicurezza dei prodotti per agricoltori e consumatori, dall'altro lato le aziende produttrici di input agricoli devono aumentare la propria consapevolezza nei confronti dei reali benefici derivanti dall'uso dei prodotti biostimolanti.
A che punto siamo con la regolamentazione in Europa e in Italia? Il regolamento Ue 2019/1009 sulla regolazione dei prodotti fertilizzanti (Eu fertilising products regulation, FPR) è stato approvato il 22 maggio 2019 ma la sua applicazione avverrà solo a partire dal 16 luglio 2022. L'obiettivo è quello di armonizzare tutti i paesi europei e definire cosa può essere un prodotto biostimolante e cosa no. Solo così diventerà più facile innovare il settore e immettere sul mercato nuovi ed efficienti biostimolanti.
Il Cen, Comitato europeo di normazione, è stato incaricato di redigere standard armonizzati a sostegno del regolamento. È stato creato un tavolo tecnico, Tc 455, a sua volta suddiviso in cinque gruppi di lavoro allo scopo di dimostrare attraverso protocolli specifici standardizzabili una serie di parametri. Questi comprenderanno la validazione dei claim, la presenza di contaminanti e altre sostanze non ammesse, la presenza di patogeni organici e di microrganismi benefici, la definizione della terminologia scientifica e l'indicazione dei metodi di campionamento specifici.
Durante il BioAg World 2021 ci si è domandati quanto la regolamentazione dei biostimolanti possa influenzare quella dell'agricoltura biologica a livello globale. I biostimolanti sono una vera e propria opportunità. In questo momento, contemporaneamente in tutto il mondo si sta implementando il settore e le aziende sono molto più preparate e incentivate alla promozione dell'armonizzazione a livello internazionale per evitare sin da subito differenze tra le varie nazioni che possano danneggiare il mercato globale. Ancora una volta maggiore consapevolezza.
A scuola per un'agricoltura multidisciplinare
In cosa i giovani studenti devono essere preparati per poter gestire l'agricoltura del futuro? Diverse sono le sfide globali che dobbiamo imparare ad affrontare, come la scarsità d'acqua, la diminuzione dei terreni coltivabili, la crescita demografica globale, la maggiore instabilità delle condizioni atmosferiche, ecc.. Problemi che agli occhi di molti rappresentano un'opportunità per modificare e migliorare l'attuale sistema agro-alimentare.In primis, quindi, è importante trasmettere ai giovani studenti i cosiddetti obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Onu. Ecco il futuro, raggiungibile solo attraverso una formazione maggiormente multidisciplinare. È necessario un approccio che leghi più settori e indirizzi tra loro: non solo scienze agrarie ma anche sociologia, ecologia, antropologia, economia, scienze alimentari e soprattutto informatica ed ingegneria per un'agricoltura digitale e smart.
Al BioAg World 2021 si è parlato di experiential learning, letteralmente apprendimento esperienziale. Senza il coinvolgimento pratico e l'esperienza fisica, la formazione non può essere completa. Diverse realtà internazionali del mondo della formazione hanno raccontato le esperienze di team working condotte dagli studenti per la realizzazione di progetti, tirocini, partnership tra accademie e aziende private. Un mondo tutto da potenziare per permettere ai giovani di interagire davvero con i problemi reali.