Cala il consumo generale di vino
Le previsioni sull'andamento del mercato agricolo di primavera della Commissione europea - Short term outlook - registrano una riduzione generale del consumo di vino in Europa.
Crollo ristorazione, aumentano le vendite al dettaglio
Per un calo nella ristorazione - dove solitamente viene consumato il 30% del vino in Europa - e nell'agriturismo, si registra un aumento della vendita al dettaglio - il 70% del consumo europeo - aumento che però non dovrebbe riuscire a compensare le vendite mancate da bar e ristoranti. I consumatori prediligono vini fermi di prezzo medio, rispetto magari ai vini frizzanti, visto che c'è poco da festeggiare, o a quelli più costosi, consumati per lo più quando si mangia fuori.Per questo motivo, nell'annata 2019-2020 si prevede che il consumo di vino in Europa scenderà a 108 milioni di ettolitri (100 litri, hl) corrispondenti a 24 litri pro capite, ovvero -8% rispetto alla media degli ultimi cinque anni.
Italia, tengono i consumi privati
Guardando all'Italia, il 55% dei consumatori non ha modificato le proprie abitudini durante la quarantena, tre su dieci, però, hanno affermato di aver bevuto meno vino, a fronte di un 14% che indica un consumo superiore.Questi i dati dell'indagine 'Gli effetti del lockdown sui consumi di vino in Italia', a cura dell'Osservatorio Vinitaly-Nomisma wine monitor. Nella ricerca emerge un certo ottimismo sul futuro, visto che per l'80% dei consumatori tutto tornerà come prima. In più, si prevede un significativo incremento del consumo di vini mixati tra i millennial italiani (tra i venticinque e i quaranta anni).
Aumenta l'export
L'esportazione europea è aumentata del 2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, nonostante misure come i dazi degli Stati Uniti. Tuttavia le previsioni ci dicono che questa crescita non è destinata a continuare dal momento che grandi paesi importatori, come la Cina, diminuiranno i loro acquisti nei prossimi mesi a causa della crisi economica.
Cala l'import
Le importazioni all'interno dell'Unione europea diminuiscono del 7% rispetto ad un anno fa, percentuale che dovrebbe arrivare all'11% a fine anno. Ciononostante le scorte europee dovrebbero aumentare anche se il raccolto di quest'anno è stato al di sotto della media - la produzione vede un -14% rispetto al 2018-2019.
Chieste misure Ue extra di sostegno
Gli eurodeputati hanno chiesto alla Commissione europea il finanziamento di ulteriori fondi Ue al di fuori dei programmi nazionali di sostegno al settore vino e una maggiore flessibilità nelle regole di settore previste dalla Politica agricola comune. Nel dettaglio la possibilità di finanziare una riduzione delle rese massime per ettaro, di ridurre i volumi di vino e di investire in vini di maggiore qualità.La federazione delle organizzazioni degli agricoltori e delle cooperative europee Copa-Cogeca ha aggiunto la richiesta di una maggiore flessibilità delle misure previste dai vari programmi nazionali di sostegno.