Si tratta di un provvedimento atteso dalle aziende impegnate nell'agricoltura biologica, e che punta a fare chiarezza su uno degli aspetti centrali di questo metodo, quello degli avvicendamenti colturali.
"Abbiamo accelerato l'emanazione del decreto per dare le giuste certezze agli agricoltori che devono pianificare la propria attività - ha detto Teresa Bellanova - considerata la complessità del tema, è stato infatti un provvedimento a lungo discusso con le regioni e le rappresentanze del settore. L'Italia - prosegue la ministra - pur nel rispetto delle peculiarità territoriali, si è dotata di norme chiare e trasparenti a livello nazionale in materia di rotazioni in agricoltura biologica, fornendo ulteriori garanzie ai consumatori che fino ad oggi hanno costantemente premiato il biologico italiano".
Secondo i dati elaborati dal Sistema di informazione nazionale sull'agricoltura biologica in Italia le superfici biologiche raggiungono quasi i 2 milioni di ettari; un'area che nel 2018 ha conosciuto un incremento, rispetto all'anno prima, di quasi il 3% pari a 49mila ettari in più in soli dodici mesi. Una crescita non solo in termini di superfici ma anche di soggetti coinvolti nel settore, che hanno raggiunto le 79mila unità, con un incremento rispetto all'anno precedente di oltre il 4%.
Dal 2010 gli ettari di superficie biologica coltivata sono aumentati di oltre il 75%, e il numero degli operatori del settore di oltre il 65%. L'incidenza della superficie biologica nel nostro paese ha raggiunto nel 2018 il 15,5% della superficie agricola utilizzata nazionale; dato che posiziona l'Italia di gran lunga al di sopra della media europea, che nel 2017 si attestava al 7%. L'evoluzione del settore relativamente ai consumi è cresciuta da cinque anni, in base ai dati dell'Ismea, senza soluzione di continuità registrando un aumento del 102% rispetto al 2013.
Il settore del biologico, ha osservato Teresa Bellanova, "negli ultimi anni ha fatto registrare una costante crescita, come testimonia l'incremento dei terreni destinati a queste coltivazioni", cosa che rende "il nostro paese leader europeo per numero di operatori biologici. Adesso, e proprio per questo abbiamo prorogato al 31 maggio i termini di partecipazione ai bandi per le mense biologiche, dobbiamo fare di tutto perché l'emergenza sanitaria in corso non metta a repentaglio i successi raggiunti. E approvare presto la legge sul biologico".