Una Sicilia agguerritissima parteciperà al Vinitaly di Verona dal 15 al 18 aprile 2018.

Saranno ben 144 le aziende vitivinicole su uno spazio espositivo di circa 3.000 metri quadri, all’interno del quale è previsto il “Palcoscenico Sicilia”: un’area business dedicata agli incontri tra imprese vitivinicole, buyer e giornalisti provenienti da tutto il mondo, ma anche luogo dedicato alle attività di degustazione, affidate a critici di chiara fama.
 

I numeri del Vinitaly

Le associazioni di produttori presenti al Vinitaly, che hanno concordato con il Dipartimento Agricoltura le modalità di partecipazione e le iniziative da svolgere all’interno del padiglione, sono: la Providi e la Vitesi che saranno presenti con 59 aziende, Assovini che organizza altri 42 produttori e il Consorzio Etna Doc presente con 43 espositori, per un totale di 144 aziende.
 
Questi soggetti collettivi partecipano al Vinitaly, nell’ambito dei rispettivi progetti, a valere sulla misura 3.2 del Programma di sviluppo rurale Sicilia 2014-2020, con una dotazione complessiva pari a 960mila euro. A tale investimento si affianca quello istituzionale dell'assessorato, che sulla kermesse veronese ha investito ben 240mila euro. Complessivamente il sistema Sicilia investe su questo evento ben un milione e 200mila euro.

Quest’anno la partecipazione delle cantine siciliane al Vinitaly non sarà più concertata dall’Istituto regionale della vite e dell’olio, ma direttamente dalle associazioni di produttori vitivinicoli e dai consorzi di tutela, che hanno concordato la loro presenza direttamente con l’ente Fiera di Verona, il tutto alla luce di una scelta congiunta, operata nell’ottobre 2017 dall’Irvo (Istituto regionale vini e oli di Sicilia) ed i rappresentanti delle associazioni e dei consorzi.
 

I numeri del vino

“La nostra isola rappresenta una delle regioni d'Italia più significative. Non solo dal punto di vista della quantità del vino prodotto, ma soprattutto per la crescente qualità media che ormai ci proietta tra le aree del paese con il più alto appeal per appassionati ed addetti ai lavori, giornalisti e buyer" ha affermato l’assessore per l’Agricoltura della Regione Siciliana, Edy Bandiera, intervenendo in conferenza stampa.

E sullo sfondo ci sono i numeri della crescita qualitativa e quantitativa del comparto vitivinicolo siciliano, forte di 23 Dop (una Docg e 22 Doc) e  di 7 Igp/Igt. Negli ultimi anni la produzione dei vini Doc, che prima interessava una piccolissima percentuale della produzione totale regionale, è  aumentata in maniera consistente, così come il quantitativo di prodotto confezionato, sia Doc che Igt; si è passati dai quasi  130.000 ettolitri certificati a Doc nel 2012 ai circa 483.000 del 2017 e, sempre nel 2017 si sono confezionati tra Doc e Igp circa 1.700.000 hl , equivalenti a 226 milioni di bottiglie da 0,75.
 
Questa crescita è dovuta sia all’aumento di alcune Dop come la Docg Cerasuolo di Vittoria e le Doc Etna, Malvasia delle Lipari, Menfi, e Vittoria ma, soprattutto, è dovuta al riconoscimento nel 2012 della Doc Sicilia, che è venuta a qualificare una consistente produzione. Nel 2017, proprio questa Doc su base regionale ha raggiunto quasi il 70% del quantitativo totale certificato e, nei primi mesi del 2018 ha continuato la sua ascesa: dal 1 gennaio al 25 marzo 2018 sono stati emessi 674 certificati di idoneità per  376.686,10 ettolitri di vino certificato a Doc Sicilia mentre nel medesimo periodo del 2017 erano stati emessi 297  certificati  per  123.479,70 hl , con un incremento percentuale quindi del + 205,1% .
 
Primo trimestre 2018 in crescita anche per altre Doc che dal 1 gennaio al 25 marzo hanno registrato volumi crescenti rispetto l’anno precedente;  Doc Etna (+ 26,6%), Noto ( + 91,1%) e Vittoria (+ 252,4%). Considerando tutte le Doc i quantitativi certificati al 25 marzo registrano un  incremento percentuale del + 169,7%.
 

Spazio anche a turismo e beni culturali 

La partecipazione della Sicilia al Vinitaly quest’anno si arricchisce con la presenza degli assessorati al Turismo, sport e spettacolo e dei Beni culturali con la Soprintendenza del mare. Obiettivo comune: promuovere e valorizzare le iniziative e i territori dell'isola, a partire da quelli vinicoli.

La Soprintendenza del Mare realizzerà nel padiglione 2 Sicilia una mostra di anfore di varie epoche, alcune risalenti a prima di Cristo e via via fino a quelle di qualche secolo fa, per testimoniare non solo l’antica vocazione alla produzione del vino, ma anche la centralità geografica.