Lunedì undici aprile 2016, alle ore dieci presso la Sala dello stabat mater dell’Archiginnasio di Bologna, si è tenuta l’inaugurazione del 209° anno accademico dell’Accademia nazionale di agricoltura.

Nata nel 1807 con Decreto napoleonico per “promuovere esperienze e metodi di coltivazioni utili al miglioramento dell’agricoltura”, nel corso della sua storia l'Accademia ha mantenuto gli obiettivi originari mutando, nel tempo, le modalità di perseguirli. Negli ultimi anni, grazie all’interesse sempre maggiore della società verso le differenti interrelazioni del mondo agroalimentare, l'istituzione ha favorito il dibattito diffondendo le conoscenze riguardanti l’agricoltura nelle sue valenze interdisciplinari più diverse.

Non solo agricoltura e metodi di produzione, dunque, ma anche corretta informazione nei campi dell’alimentazione, nutraceutica, sicurezza alimentare, tutela dei prodotti enogastronomici nazionali all’interno di un complesso percorso che, sempre di più, parte dal campo, passa per la grande distribuzione ed arriva fino alla tavola del consumatore.

In quest’ottica, ma anche nella più ampia visione di tutela dell’ambiente e delle risorse naturali del pianeta, il 209° anno accademico, è stato inaugurato dalla relazione di Giorgio Cantelli Forti, presidente dell’Accademia nazionale di agricoltura che ha trattato il tema dell’importanza strategica che l’acqua ha per la vita dell’uomo, per la sopravvivenza del nostro ecosistema ed il mantenimento degli equilibri nel mondo odierno.

Sulle tematiche legate all’importanza che la risorsa naturale acqua ha negli equilibri umani e per la vita del nostro ecosistema, è intervenuto anche il ministro all’Ambiente Gian Luca Galletti.
Il ministro ha inoltre toccato argomenti strettamente legati all’attualità ed alle politiche di sosteniblità che i governi dei Paesi che hanno recentemente partecipato a Parigi al Cop 21 hanno deciso di intraprendere per una salvaguardia ambientale utile all’uomo ed al territorio che abita. L’amministrazione della risorsa dovrà rispondere a criteri virtuosi che mettano al centro il risparmio della stessa, la riduzione della sua dispersione, l’accantonamento a riserva per i periodi siccitosi che penalizzano l’agricoltura.

Nel complesso il programma della giornata, oltre al saluto di autorità e principali rappresentanti del settore politico-agroalimentare a livello regionale e nazionale, ha visto la prolusione del maggiore Massimiliano Corsano, comandante del Gruppo carabinieri tutela ambiente di Milano, la consegna dei diplomi ai nuovi accademici e la firma del protocollo d’intesa pluriennale che l’Accademia nazionale di agricoltura ha firmato con l’assessorato all’Agricoltura, caccia e pesca della Regione Emilia Romagna.

Gli obiettivi del protocollo, che sarà valido fino al 31 dicembre 2018, sono la promozione della conoscenza e dell’innovazione nel settore agricolo e agroalimentare regionale, anche attraverso la realizzazione di attività comuni di comunicazione e divulgazione.
Simona Caselli, assessore regionale all’Agricoltura, ha infatti affermato: “In Emilia Romagna attorno all’agricoltura ruota una filiera che dà lavoro a più di 300mila persone. Innovazione, sostenibilità ambientale e qualità, gli elementi che la contraddistinguono e che ritroviamo come parte fondamentale anche di questa collaborazione”.

Giorgio Cantelli Forti ha invece sottolineato l’impegno dell’istituzione “a porsi in continuità con i principi che l’hanno guidata per oltre duecento anni di vita”, ma anche la consapevolezza del suo ruolo nella realtà attuale e la necessità “di correlare diversi ambiti di ricerca: ambiente, agricoltura, alimentazione e territorio”.

Altri protocolli di intesa sono stati firmati dall’Accademia nazionale di agricoltura con: l’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali dell’Emilia Romagna, la Fondazione Basilicata ricerca biomedica, la Rubiconda accademia dei filopatridi, l’Accademia delle scienze dell’istituto di Bologna, il Sistema museale d’Ateneo alma mater studiorum dell’Università di Bologna, il Consiglio nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali e l’Associazione komen per la lotta ai tumori del seno.

Direttore del Cer nominato Ordinario
Nel corso dell’inaugurazione il direttore generale del Consorzio per il canale emiliano romagnolo Paolo Mannini, è stato nominato Ordinario insieme ad altri cinque membri emeriti che hanno portato lustro e stimolo scientifico al settore attraverso la propria opera di ingegno.
L’importante riconoscimento, che si è aggiunto a quello assegnato dall’Accademia dei Georgofili, è frutto dell’ideazione e dello sviluppo del sistema intelligente Irrinet-irriframe per il risparmio idrico, elaborato con il suo staff dell’area agroambientale del Cer.