Ancora Expo al centro dell'informazione sui temi dell'agroalimentare con le conclusioni del Forum internazionale dei ministri dell'agricoltura, con 50 ministri, 370 delegati e ben 115 nazioni rappresentate. Se ne parla su “Il Sole 24 Ore” del 5 giugno che a proposito della lotta alla fame spinge per un aumento della efficienza nelle piccole aziende agricole. Una soluzione, spiega “Libero”, che trova spiegazione nel constatare che gli occupati in agricoltura sono un terzo della popolazione mondiale, spesso con redditi insufficienti. Lotta alla fame si può anche coniugare come lotta agli sprechi, argomento ripreso dall'intervento al Forum dal Presidente Sergio Mattarella del quale si parla su molti quotidiani e fra questi “Repubblica” e il “Corriere della Sera”, che evidenziano la proposta di destinare i cibi in scadenza alle persone disagiate. Il cibo gettato, sottolinea “Avvenire” del 6 giugno parlando con Andrea Segrè, vale lo 0,5% del Pil ed evitarne il destino nella spazzatura è compito di una maggiore educazione alimentare. Il Forum si conclude tuttavia con qualche spunto critico, raccolto da “Il Giorno” del 6 giugno a proposito della mancata discussione su alcuni temi, come l'accaparramento di grandi aree agricole da parte dei gruppi finanziari (land grabbing) o la brevettabilità dei semi. Infine la visita ad Expo del presidente Vladimir Putin ha riproposto il tema dell'embargo russo che costa alle esportazioni italiane almeno un miliardo di euro, argomento ripreso da molti quotidiani e fra questi il “Corriere della Sera” e “La Stampa” dell'11 giugno.
Dall'Expo al Ttip
Expo con i suoi temi sui mercati mondiali ha riacceso l'attenzione sull'evoluzione dei trattati commerciali fra Ue e Usa (Ttip), argomento affrontato da “Libero” del 10 giugno, ma le distanze per raggiungere un accordo restano elevate, come spiega il 10 giugno “Il Sole 24 Ore”. Ancora su “Il Sole 24 Ore” è Paolo De Castro ad intervenire per porre l'accento sulla opportunità di giungere ad un'intesa. Alle esportazioni verso gli Usa guardano con interesse alcune aziende vinicole pugliesi, che in Expo hanno trovato un'opportunità per espandersi su questo mercato, come si apprende dalla “Gazzetta del Mezzogiorno” del 9 maggio. Gli obiettivi dell'export agroalimentare non si fermano agli Usa, ma si spingono ai mercati cinesi, dove però bisogna fare i conti con le difficoltà frapposte dalle autorizzazioni concesse dalle autorità locali. Al momento, informa “Il Sole 24 Ore” del 10 giugno, sono aperti vari dossier su carni, agrumi e riso, mentre sono già acquisite le autorizzazioni per 144 stabilimenti del settore lattiero caseario. La partita dell'export, spiega “Repubblica” dell'8 giugno, vale per l'agroalimentare italiano circa 30 miliardi di euro. Ma bisogna fare i conti con l'illegalità che si porta via 4,3 miliardi, come denuncia la “Gazzetta del Mezzogiorno” del 7 giugno.
Mercati e dintorni
Sul mercato interno il “Resto del Carlino” del 6 giugno segnala le difficoltà del settore frutticolo, che nel volgere di 15 anni ha visto cadere la produzione del 24%. In calo anche le stalle dell'Emilia Romagna che si sono ridotte del 25% come si apprende dal “Corriere Bologna” dell'8 giugno. In compenso le stalle della Sardegna possono salutare con soddisfazione la notizia riportata da “L'Unione Sarda” dell'8 giugno con la fine dell'embargo che a causa della Blue Tongue impediva la commercializzazione dei bovini fuori dai confini regionali. Notizie meno positive per il mondo del latte, con prezzi ancora in calo, ma nel 2016 andrà meglio, stando alle anticipazioni di “Italia Oggi” del 10 giugno. Notizie contraddittorie per lo zucchero, con “Il Sole 24 Ore” che evidenzia la caduta dei ricavi di Coprob, mentre per “Il Resto del Carlino” i risultati evidenziano la capacità della stessa Coprob di resistere al calo dei prezzi. Non ci sono problemi di prezzo per una particolare anguria descritta da “Il Foglio” dell'8 giugno, talmente preziosa da essere un dono di nozze. Cose che accadono però solo in Giappone. Restiamo in tema di mercati con la notizia riportata da “Italia Oggi” del 10 giugno che anticipa il progetto di Amazon, colosso dell'E-commerce, di occuparsi dell'agroalimentare anche con un proprio marchio.
Xylella in alto mare
Resta alta la tensione sul dossier Xylella, la cui emergenza è tutt'altro che risolta. Colpa non solo del patogeno, ma anche del tira e molla sui piani di contenimento. Dal “Corriere del Mezzogiorno” del 6 giugno si apprende che il Consiglio di Stato ha confermato il provvedimento del Tar del Lazio e bloccato le eradicazioni degli ulivi tra Lecce e Brindisi. Una decisione che a parere de “Il Sole 24 Ore” potrebbe portarci ad una infrazione delle decisioni comunitarie. Le conseguenze dell'emergenza Xylella si allargano all'indotto e la “Gazzetta del Mezzogiorno” del 7 giugno ospita l'appello della Uila che chiede l'intervento della Regione Puglia per scongiurare il rischio di licenziamenti.
Un po' di soldi
In compenso la recente conversione in legge del “decreto Martina” ha aumentato la disponibilità economica per il piano olivicolo che ora può contare su 32 milioni anziché sui 20 milioni iniziali. I dettagli si possono leggere il 10 giugno su “Italia Oggi”. Il giorno seguente è ancora su “Italia Oggi” che si apprende la conferma del 15 giugno per la presentazione delle domande Pac, ma per favorire il rispetto di questa data Agea ha predisposto un modello semplificato che richiede solo poche ed essenziali informazioni, che andranno però completate entro il 10 luglio.
11 giugno 2015 Economia e politica