Paolo Barilla, vice presidente della Fondazione BCFN, discute gli obiettivi dell’accordo su cibo e alimentazione che sarà sottoposto alla firma dei Paesi partecipanti a Expo 2015: lotta allo spreco alimentare con abbattimento del 50% entro il 2020 dell’impressionante cifra di 1.3 miliardi di tonnellate di cibo sprecato nel mondo attraverso campagne mirate ad accrescere la consapevolezza del fenomeno e accordi di lungo termine che coinvolgano l’intera catena alimentare a partire dalla filiera agricola; riforme agrarie e lotta alla speculazione finanziaria promuovendo un’agricoltura più sostenibile grazie alle limitazioni su chi scommette sul prezzo delle materie prime e all'utilizzo della terra per biocarburanti a base alimentare; lotta all'obesità, con il richiamo all’importanza dell’educazione alimentare sin da bambini e alla promozione di stili di vita sani, sull'esempio praticato da Michelle Obama negli Stati Uniti.
Gli stessi temi sono al centro della mozione che la senatrice Leana Pignedoli, vicepresidente della 9ª Commissione permanente Agricoltura e produzione agroalimentare del Senato, ha presentatoo in Senato, a testimonianza dell’attualità e dell’urgenza del dibattito sollevato dalla Fondazione BCFN attraverso la nascita del Protocollo.
“La nostra speranza – dichiara Paolo Barilla, vice presidente della Fondazione BCFN - è che l’Expo di Milano possa finalmente rappresentare l’occasione per mettere i grandi temi legati al cibo al centro dell’impegno dei Governi. L’auspicio è che l’Italia sappia portare avanti questo progetto, giocando un ruolo di leadership attraverso la promozione di un accordo globale sull’alimentazione che metta in primo piano emergenze non più sostenibili, come la lotta alla fame nel mondo".
Tra i sostenitori del Protocollo si aggiunge Save the Children, dopo le adesioni autorevoli ricevute dal lancio nel novembre 2013 fra cui Bioversity International, Eataly, Legambiente, WWF.
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Fonte: Barilla Center for Food & Nutrition