Insalate al topicida, carne di cavallo ovunque, cinghiali radioattivi, suini annegati in Cina, ciliegie dopate. E rispunta persino vacca pazza. Obiettivo: terrorizzare i consumatori, poco importa se poi si tratta di allarmi ingiustificati. Sembra questo il filo conduttore al quale molti quotidiani si sono ispirati in questi giorni. Iniziamo dalla carne di cavallo della quale si è già parlato anche troppo nelle settimane precedenti. “Il Sole 24 Ore” e altri quotidiani in edicola l'otto marzo prendono spunto dal ritrovamento di carne di cavallo negli hot dog di Ikea per tornare sull'argomento. “Avvenire” nello stesso giorno informa che del problema si sta occupando Bruxelles, ma intanto, scrive “La Voce di Mantova”, i consumi di carne sono crollati, e non solo quelli di piatti pronti. E bisogna aspettare l'11 marzo per leggere sulle pagine di “Arena” che la presenza di carne di cavallo non comporta alcun rischio per la salute. Poi è il turno dei topicidi nell'insalata esportata in Germania. Lo si apprende dal “Corriere della Sera” del 9 marzo. Ma a quanto pare le responsabilità non sono del produttore. E non se ne parla più. Così come dei cinghiali radioattivi urlati dalle pagine di “Repubblica” dell'otto marzo e il giorno seguente da quelle del “Corriere della Sera”. Colpa di Chernobyl, si dirà. Poi in un lontano fiume della Cina, sconosciuto ai più, galleggiano alcune carcasse di maiale. Per qualche strana alchimia dell'informazione globale, la notizia rimbalza sui media ingigantendosi ad ogni passaggio. Si inizia il 12 marzo sulle pagine de “Il Tempo” che ricorda che non importiamo maiali dalla Cina. E il giorno seguente è il “Corriere della Sera” che torna sull'argomento. Ma ci si dimentica di dire che il virus responsabile di questa moria è presente da anni in tutta Europa e soprattutto che non comporta alcun rischio per l'uomo. Qualche chiarimento lo si può leggere in questo numero di Agronotizie. E per finire dalle pagine di “Italia Oggi” del 13 marzo si apprende che il Giappone ha chiuso le sue frontiere alla carne bovina brasiliana. Colpa di un episodio di vacca pazza. Dimenticavamo, c'è anche il caso delle ciliegie dopate. Ne parla “Repubblica” del 10 marzo. Chiude la carrellata il settimanale “Panorama” in edicola il 14 marzo che mette a confronto prodotti biologici e non, per scoprire che entrambi sono “in regola” con differenze fra loro modeste, ma buttando pur sempre qua e là sospetti e pericoli.
I mercati
A dispetto di scandali alimentari veri (pochi) e presunti (molti), le produzioni agricole di qualità conquistano un numero sempre maggiore di consumatori e i prodotti a marchio di origine arrivano a valere ben 12 miliardi di euro, come si apprende da “L'Unità” dell'otto marzo. Sui mercati si registra la corsa dei prezzi di vino e frutta della quale si parla sulla “Gazzetta del Mezzogiorno” del 9 marzo. Il giorno seguente “La Stampa” commenta alcune rilevazioni di Coldiretti, secondo la quale crisi e maltempo hanno contratto la produzione agricola italiana, che ora sarebbe in grado di garantire solo i tre quarti del fabbisogno nazionale. Il prolungarsi della stagione fredda, secondo il “Secolo XIX” dell'11 marzo, impedirebbe a molti prodotti orticoli di uscire dalle serre per essere coltivati in pieno campo. Alle sfide dei mercati e del clima il mondo agricolo cerca di reagire migliorando il proprio assetto organizzativo. Questa la chiave di lettura proposta da “Arena” del 12 marzo nel commentare le iniziative del nuovo sodalizio associativo Agrinsieme.
Silenzio su Bruxelles
Occhi puntati su Bruxelles in vista del voto del Parlamento europeo sul bilancio comunitario. Sulle pagine de “Il Fatto” in edicola il 12 marzo si commentano le posizioni italiane. Dalle pagine di “Italia Oggi” del 13 marzo interviene su questo argomento il presidente della Comagri, Paolo De Castro, che ricorda i punti chiave della riforma Pac. Passa quasi sotto silenzio, invece, la decisione del Parlamento europeo che nell'approvare gli emendamenti di compromesso (circa 300) alla riforma della Pac, ha contemporaneamente “bocciato” il bilancio della Ue, che ora dovrà essere ridiscusso. Un cenno a questa importante decisione lo si trova su pochi giornali e fra questi la “Gazzetta del Mezzogiorno” del 14 marzo
“Spigolature”
C'è spazio per qualche notizia “curiosa” come quella riportata dalle pagine di Venerdì, il supplemento settimanale di “Repubblica” diffuso l'otto marzo, che descrive le proprietà della quinoa, un vegetale che potrebbe essere di aiuto per combattere la fame nel mondo. Ancora su “Repubblica” una notizia “curiosa”, anche se non si tratta di una novità, ma di una proposta di qualche anno fa e che riguarda la possibilità di coltivare la canapa per utilizzarne la fibra in vari settori, compreso quello dell'edilizia. La “Gazzetta del Mezzogiorno” del 13 marzo concentra l'attenzione sui residui delle potature di vite e olivi, che potrebbero utilmente essere destinate alla produzione di energia.