Domani, martedì 9 ottobre, alle 17.30 si terrà a Roma, alla Cae, Città dell’Altra Economia, alla presenza di Vandana Shiva un incontro di presentazione del rapporto “Libertà dei semi”.
L’incontro è una della tappe della campagna lanciata dall’”Alleanza mondiale per la libertà dei semi” con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini e i governi sull’importanza delle sementi e della loro salvaguardia, dal livello locale a quello mondiale. La presenza in Italia della scienziata e attivista, impegnata da anni sul tema della biodiversità dei semi, è un appuntamento del vasto calendario di iniziative che ruotano attorno alla giornata del 16 ottobre. Tale data è stata intitolata Giornata mondiale della sovranità alimentare dalla società civile italiana (nelle vesti del Cisa, Comitato italiano per la sovranità alimentare) e internazionale (rappresentata dall’Ipc – International planning committee for food sovereignty) che si incontreranno a Roma in questi giorni per i lavori del Comitato Sicurezza Alimentare della Fao.

Questo Rapporto è stato scritto, attraverso un processo partecipativo composto da oltre 100 persone,  comunità, reti e organizzazioni. Vuole fare il punto sull’erosione della diversità dei semi, sulla loro sovranità e vuole essere un approfondimento sull'emergenza in atto. Combina le storie di coloro che li salvano riproducendoli a coloro che li difendono con altri mezzi”.

Sono le parole di Vandana Shiva che ha coordinato il lavoro insieme all’associazione Navdanya. In Italia il rapporto è promosso da Navdanya International, Aiab e Firab con l’adesione di una fitta schiera di associazioni.

Per saperne di più, è disponibile il video di promozione della campagna

Aderiscono: Via Campesina Europa, Legambiente, Oxfam Italia, Fondazione culturale Responsabilità etica, Crocevia, Rete semi rurali, Donne in Campo, Ifoam Eu, Comitato italiano sovranità alimentare, Alpa, Agricoltura  nuova, Forum delle fattorie sociali della provincia di Roma, Consorzio di cooperazione sociale Alberto Bastiani, forum nazionale agricoltura sociale.