Cibo, pianeta e futuro: intorno a questi tre macro temi ruota Eating Planet 2012, il primo libro del Barilla Center for Food and Nutrition.

Edito da Edizioni Ambiente in collaborazione con Worldwatch Institute, ha come pubblico di riferimento un'ampia fascia di lettori, e si rivolge alla società civile con l'obiettivo di diffondere conoscenza e consapevolezza attorno ai temi dell'alimentazione e della nutrizione. Eating Planet 2012 sarà scaricabile gratuitamente e in anteprima il 22  aprile sul sito www.barillacfn.com e dal 26 aprile sarà disponibile in libreria e in formato ebook sui principali siti di e-commerce. La scelta del 22 aprile non è casuale: è infatti la Giornata mondiale della Terra.

Eating Planet 2012 è il primo di una serie di appuntamenti annuali del Bcfn, e raccoglie i contributi dei massimi esperti internazionali sui temi dell'alimentazione, tra cui Mario Monti, Vandana Shiva, Raj Patel, Carlo Petrini, Shimon Peres suddivisi secondo le quattro macro aree oggetto di studio del Barilla Center: Food for all, che affronta il tema dell'accesso al cibo e della malnutrizione, stimolando la riflessione su un ripensamento del sistema agroalimentare su scala globale; Food for sustainable frowth, che approfondisce gli aspetti legati alla sostenibilità della filiera agroalimentare, alla ricerca di una costante riduzione degli impatti negativi delle attività ad essa collegate sull'ambiente; Food for health, che studia il rapporto tra l'alimentazione e la salute; Food for culture, che indaga invece la profonda relazione tra l'uomo e il cibo, approfondendone le implicazioni sociologiche e culturali.

 

Il futuro della nutrizione

I principali paradossi che affliggono il pianeta oggi ruotano attorno al tema del cibo, spesso in maniera diretta: oltre un miliardo di individui sono colpiti da obesità o sovrappeso. E non soltanto nei Paesi occidentali, ma in maniera sempre più estesa e preoccupante anche in quelli in via di sviluppo. Convivono allo stesso tempo sul Pianeta un numero equivalente di individui (925 milioni) che non ha accesso a sufficienti risorse alimentari e con un numero ancor maggiore di persone (1,4 miliardi) che vive con meno di 1,25 dollari al giorno.

Già oggi il sistema alimentare globale sarebbe in grado di fornire cibo sufficiente a tutti gli esseri umani presenti sul pianeta. Tuttavia, un terzo dell'intera produzione alimentare globale viene utilizzato per nutrire i circa tre miliardi di animali da allevamento; un'attività che nel corrente sistema contribuisce in maniera significativa ai fenomeni di cambiamento climatico. Si stima infatti che questa attività sia responsabile di almeno il 50% delle emissioni agricole di gas serra.

Le distorsioni dell'attuale sistema di sviluppo economico si fanno ancora più evidenti in un'altra forma di utilizzo improprio delle risorse del pianeta Terra: l'utilizzo di considerevoli parti dei terreni agricoli e dei raccolti globali per la produzione di biocarburanti. Negli Stati Uniti, l'economia più grande del pianeta, nel 2011 il 45% del mais raccolto è stato destinato alla produzione di biofuel. Questa forma di concorrenza tra cibo e carburante, ancorché più sostenibile dal punto di vista delle emissioni di gas serra se paragonato ai tradizionali benzina e diesel, non è tuttavia accettabile considerando che milioni di persone potrebbero nutrirsi con quelle quantità di cibo.

 

I grandi temi approfonditi in 'Eating Planet 2012' saranno anche al centro del 4° International Forum on food and nutrition, il più importante appuntamento nazionale dedicato al tema dell'alimentazione e nutrizione, che si terrà a Milano i prossimi 28 e 29 novembre 2012.