"Le copiose nevicate in alcune zone d'Italia hanno alterato la percezione collettiva sulla congiuntura ambientale del Paese, ma l'improvviso elevarsi delle temperature, oltre a creare problemi ai tempi della natura e della campagna, sta accentuando il rischio siccità, già presente in numerose zone, soprattutto centrosettentrionali del Paese". 

A notarlo è il presidente dell'Anbi, Associazione nazionale bonifiche e irrigazioni, Massimo Gargano, secondo cui non è il caso di lanciare inutili allarmi, ma tutti i grandi laghi del nord sono tra i 20 ed i 50 centimetri sotto la media stagionale, così come la gran parte dei corsi d'acqua segnalano portate inferiori a quelle del periodo. 

"C'è da augurarsi che - afferma il presidente dell'Anbi - arrivino le attese nevicate sull'arco alpino non solo per migliorare i bilanci di una stagione turistica deficitaria, ma per creare quelle riserve nevose, tuttora scarse, ma indispensabili ad affrontare i prossimi periodi caldi". 

"Ad oggi - conclude Gargano - guardiamo con preoccupazione alla prossima stagione irrigua e invitiamo le autorità competenti ad attrezzarsi per affrontare e gestire possibili, improvvise situazioni di emergenza idrica".