E' ancora attesa la pubblicazione del decreto, già approvato dalla Conferenza Stato-Regioni, che prevede la possibilità per gli allevamenti di galline ovaiole di aderire ad uno specifico accordo di programma per l’adeguamento progressivo degli impianti alla nuove norme per il benessere animale, in vigore dal prossimo 1° gennaio.

Un provvedimento fortemente sollecitato dalla nostra Organizzazione a sostegno degli allevatori in questa delicata fase di passaggio, che comporta la necessità di forti investimenti e porterà, in ogni caso, ad una riduzione della loro capacità produttiva a parità di superficie investita.

Resta però al momento inevasa la richiesta di un coordinamento normativo con il decreto legislativo 267/2003, al fine di esentare le aziende che aderiranno all’accordo di programma dalle possibili sanzioni previste per il mancato rispetto delle nuove norme.

“E' una situazione paradossale – ha commentato il presidente di Confagricoltura Lombardia Sergio Cattelanda un lato lo Stato offre agli allevatori un’opportunità per rendere meno traumatico questo passaggio, mentre dall’altro li espone a possibili sanzioni”.

“La Regione Lombardia, nella persona dell’assessore all’Agricoltura De Capitani, ha già dimostrato una grande attenzione alla questione – ha proseguito Cattelan - adoperandosi in sede di Conferenza Stato-Regioni perché venisse approvato il decreto per l’adeguamento degli allevamenti”.

“Per questo motivo – conclude il presidente di Confagricoltura Lombardia – ho voluto sottoporre la questione anche all’assessore alla Sanità Bresciani, al fine di un suo autorevole intervento nelle competenti sedi nazionali per superare questa situazione evidentemente contraddittoria e garantire così gli allevatori che vorranno mettersi in regola nel rispetto del programma di adeguamento che presenteranno”.