Il Parlamento europeo ha approvato una proposta della Commissione volta a sostituire la direttiva del 1993 sulla protezione degli animali al momento della macellazione con un nuovo regolamento al fine di migliorarne il benessere, consentendo allo stesso tempo una maggiore uniformità di applicazione delle norme Ue negli Stati membri.
Nella relazione elaborata dall'euro-deputato polacco Janusz Wojciechowski (Uen), il Parlamento chiede emendamenti destinati principalmente a chiarire le regole, in modo che possano essere applicate più facilmente e in modo da proteggere in maniera concreta il benessere degli animali, per snellire le procedure burocratiche e garantire che le importazioni siano conformi agli standard Ue.
Vari sono i punti approvati tra cui: lo stordimento prima della morte, eccetto per la macellazione religiosa. I deputati hanno approvato il principio in base al quale gli animali devono essere macellati solo con metodi che possano garantire una morte immediata o immediatamente dopo lo stordimento, fatto salvo il caso del rito religioso. I deputati hanno inoltre stabilito che, per evitare inutili sofferenze, l'animale deve essere immobilizzato solo a seguito dell'avvenuto stordimento e che il dissanguamento deve iniziare in tempi brevissimi in modo da assicurare una morte certa.
E' stata approvata inoltre l'introduzione di indicatori per rilevare segni di coscienza o sensibilità degli animali durante le operazioni di abbattimento per verificare l'affidabilità delle procedure di stordimento. I deputati si sono espressi a favore della nomina di una figura di funzionario del benessere degli animali per ogni macello, sottolineando come la responsabilità del rispetto delle regole deve essere dell'operatore o della società, e non del singolo dipendente. Per garantire che i macelli di piccole dimensioni rimangano autosufficienti, si è stabilito che per gli stabilimenti di macellazione con meno di 1000 capi di bestiame o 150 mila capi di pollame l'anno, le procedure per l'ottenimento di un certificato di competenza dovranno essere semplificate. L'aula, si è detta inoltre contraria all'introduzione di centri di riferimento nazionali negli Stati membri, i quali hanno già provveduto a nominare autorità competenti.
Si è anche deciso che le importazioni devono essere conformi alle norme. Gli standard sul benessere degli animali sono tra i più severi al mondo; questo genera maggiori costi di produzione e distorsioni alla concorrenza con paesi che applicano norme meno rigorose. Pertanto, i deputati ritengono che la Commissione debba garantire che la carne e altri prodotti di origine animale importati da paesi terzi debbano rispettare gli standard europei. Essi richiedono ispezioni da effettuare nei macelli autorizzati ad esportare verso l'Unione Europea assieme ad attestazioni di rispetto delle norme, da aggiungere poi ai certificati sanitari che già vengono richiesti per le importazioni. Il Parlamento sottolinea inoltre la necessità di fornire un adeguato finanziamento per i produttori europei, al fine di compensare lo svantaggio della concorrenza che altrimenti sarebbero costretti a subire.