Le razze autoctone italiane rappresentano una realtà importante sotto il profilo storico, culturale, sociale ed economico. La loro salvaguardia è una delle componenti qualificanti ed imprescindibili delle politiche per lo sviluppo di modelli produttivi sostenibili, fortemente integrati con attività di tipo 'agrituristico'. L'interesse del mercato per i prodotti derivati da questi sistemi produttivi assicura prospettive di sviluppo promettenti e può garantire nel prossimo futuro le necessarie risorse per il consolidamento della conservazione di queste razze.
L'attività del Registro anagrafico ha dimostrato la sua importanza ed efficacia per la salvaguardia di queste particolari popolazioni suine. I tipi genetici conservati sono: cinta senese, mora romagnola, nero siciliano, casertana, apulo-calabrese e sarda. I servizi informativi avanzati, quali sono quelli disponibili sul sito www.anas.it alla voce Registro anagrafico, ed il rigoroso rispetto delle norme che regolano l'utilizzo dei riproduttori consentono una gestione dei diversi tipi genetici coerente con gli obiettivi della conservazione. La disponibilità di popolazioni di soggetti puri con una equilibrata variabilità genetica e con caratteristiche di razza ben definite rappresenta il punto di arrivo del lavoro del Registro anagrafico, ma è anche il punto di partenza per la gestione di programmi di allevamento di suini, le cui carni possano ottenere una adeguata valorizzazione commerciale in un mercato di nicchia per prodotti molto differenziati. A questo proposito è importante segnalare il primo esempio di certificazione e valorizzazione strettamente collegato all’attività del Registro anagrafico. Si tratta della denominazione Suino Toscano, che riguarda i suini di razza Cinta senese iscritti. Questa Dop ha ottenuto la protezione transitoria da parte del ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e l'attività di certificazione (Ineq) è stato avviata nel corso del 2007.