La mosca dell'olivo (Bactrocera oleae) è l'insetto chiave in olivicoltura. Questo dittero, se non controllato, è infatti in grado di compromettere, se non azzerare, la produzione di un oliveto. Lo sanno bene gli olivicoltori italiani, che nel 2022 hanno registrato una pressione insolitamente elevata nell'ultima fase della campagna. Una pressione che è stata ancora più difficile da gestire a causa della revoca del dimetoato, il cui utilizzo è vietato dallo scorso anno.
Per comprendere quali approcci sono stati vincenti in questa campagna appena conclusa siamo stati a Bari, provincia che, insieme a Barletta Andria Trani rappresenta il cuore dell'olivicoltura italiana, dove abbiamo incontrato due agricoltori che hanno utilizzato con successo le trappole Decis® Trap e l'insetticida Sivanto® Prime. Due prodotti di recente registrazione su olivo contro Bactrocera oleae che hanno saputo offrire un'alternativa concreta alle obsolete linee di difesa a base di dimetoato.
La strategia di Bayer contro la mosca dell'olivo
La svolta della cattura massale
"Per la prima volta quest'anno abbiamo cambiato strategia di difesa puntando da un lato sulla cattura massale, attraverso l'impiego delle Decis® Trap, e dall'altro su un intervento insetticida a base di Sivanto® Prime", ci spiega Giuseppe Casamassima, olivicoltore di Andria che incontriamo in uno dei suoi oliveti di Coratina.
"A fine giugno abbiamo installato le Decis® Trap in campo e ci hanno offerto un'ottima protezione dalla mosca fino a luglio. Successivamente, nel mese di settembre, constatando che le trappole non riuscivano più a mantenere bassa la pressione del fitofago, siamo intervenuti con un unico trattamento di Sivanto® Prime, che ci ha permesso di arrivare sino alla raccolta con olive sane".
Si consiglia di distribuire 75 Decis® Trap ad ettaro, con uno schema a scacchiera
(Fonte foto: AgroNotizie®)
Decis® Trap è una trappola, sviluppata da Bayer, costituita da un contenitore plastico diviso in due parti: la base è di colore giallo, mentre il coperchio è trasparente e ricoperto di deltametrina. All'interno della trappola sono presenti un attrattivo alimentare a base di proteine idrolizzate e un diffusore di feromoni che hanno l'obiettivo di attrarre la mosca all'interno della trappola. Qui l'insetto, posandosi sul coperchio trasparente, entra in contatto con la deltametrina e muore, cadendo sul fondo del contenitore.
Il funzionamento della cattura massale è semplice: se installate precocemente, le trappole sono in grado di intercettare i voli degli adulti di B. oleae, che vengono quindi devitalizzati. Se la popolazione di partenza non è eccessivamente elevata, questo metodo di controllo passivo permette di mantenere bassa la pressione del fitofago sulla coltura ed evita quindi che si debba intervenire con dei trattamenti insetticidi.
"L'applicazione è molto semplice e può essere fatta a piedi, agganciando circa 75 trappole ad ettaro ai rami degli alberi. Inoltre la cattura massale ha limitato l'uso degli insetticidi e questo ci ha permesso di risparmiare tempo e gasolio".
Durante il mese di agosto e all'inizio di settembre le temperature elevate hanno rappresentato un elemento di controllo naturale della mosca che tuttavia, a partire dalla fine di settembre, è tornata a depositare le proprie uova nelle drupe. "Grazie al monitoraggio effettuato tramite le trappole abbiamo deciso a metà settembre di intervenire con un trattamento di Sivanto® Prime, che ci ha permesso di devitalizzare le uova e le larve di B. oleae che si stavano sviluppando all'interno delle olive. In questo modo abbiamo portato in frantoio frutti di eccellente qualità".
La mosca dell'olivo è l'insetto chiave in olivicoltura
(Fonte foto: Tommaso Cinquemani - AgroNotizie®)
Il monitoraggio al centro della difesa
Il monitoraggio del volo degli adulti con le trappole e il campionamento delle olive giocano un ruolo fondamentale per approntare una difesa efficace e tempestiva dell'oliveto. "Nei miei impianti ho distribuito le Decis® Trap proprio con l'obiettivo di monitorare i voli della mosca", ci racconta Antony Facchini, olivicoltore di Molfetta che gestisce 10 ettari di varietà Coratina e Cima di Bitonto.
"Attraverso il monitoraggio delle trappole si può facilmente sapere se all'interno dell'oliveto vi è un incremento della popolazione di mosca. Resta però fondamentale il campionamento delle olive per determinare l'effettiva presenza di punture fertili. Solo successivamente si può intervenire con un trattamento insetticida, che quest'anno si è reso necessario a fine agosto e poi a fine settembre. Noi ci siamo affidati a Sivanto® Prime per il primo intervento, mentre per il secondo abbiamo dovuto optare per un'altra molecola, essendo consentito un solo trattamento l'anno".
Sivanto® Prime è un insetticida a base di flupyradifurone che agisce sia per contatto che per ingestione. Il prodotto è assorbito dalla vegetazione e si ridistribuisce all'interno delle olive in modo da devitalizzare le larve presenti. La lunga persistenza (fino a tre settimane) permette quindi un'ottima protezione della coltura.
Nonostante le innumerevoli punture, dopo il trattamento con Sivanto® Prime le drupe apparivano sane
(Fonte foto: Tommaso Cinquemani - AgroNotizie®)
L'annata 2022 è stata particolarmente critica dal punto di vista della mosca, che grazie al favorevole andamento climatico ha colpito fortemente gli oliveti nei mesi di ottobre e novembre. "Sono molti anni che vivo la campagna e non mi era mai capitato di vedere olive con anche dieci diverse punture di mosca", ci racconta Antony mostrandoci i propri alberi.
"Tuttavia grazie all'impiego di Sivanto® Prime le larve sono state devitalizzate prima che potessero arrecare danni alle drupe. In altre parole le olive erano ricoperte di punture, ma all'interno la polpa era sana. Questo ci ha permesso di portare in frantoio olive di ottima qualità".
Olio, la qualità si fa in campo
L'olivicoltura italiana sta vivendo una fase di profonda trasformazione e sempre più aziende hanno deciso di puntare su produzioni di elevata qualità, le uniche ad essere in grado di spuntare prezzi di mercato sufficientemente interessanti da ripagare il lavoro degli operatori della filiera.
"La tecnologia ha fatto passi da gigante e oggi siamo in grado di gestire con grande rispetto la materia prima per estrarre un olio di elevatissima qualità", spiega Michele Depalo del frantoio Oro di Rufolo, una piccola realtà nel comune di Giovinazzo (Bari) che ha fatto dell'eccellenza la propria stella polare.
"Non dobbiamo però dimenticarci che la qualità si fa prima di tutto in campo e che qui possiamo solamente valorizzarla. Per questo è essenziale che gli agricoltori ci portino olive sane, ben nutrite, esenti da problemi quali sviluppo di funghi o infestazioni di mosca".
Mosche dell'olivo richiamate dalla Decis® Trap
(Fonte foto: Tommaso Cinquemani - AgroNotizie®)
Se la qualità delle produzioni deve essere l'obiettivo di ogni olivicoltore, Bayer è impegnata da anni nel fornire agli operatori prodotti innovativi e sostenibili. "Se guardiamo al settore dei fungicidi l'olivicoltura è orfana del mancozeb e c'è stata anche una forte limitazione nell'utilizzo dei prodotti rameici. Già nel 2012 Bayer ha lanciato Flint® Max, il prodotto oggi riferimento per la gestione della lebbra e dell'occhio di pavone. Nel 2021 abbiamo invece proposto Serenade® Aso, un fungicida battericida di origine naturale efficace su lebbra, occhio di pavone e rogna", ci racconta Nicola Del Vecchio, technical Sales representative di Bayer Crop Science.
"Anche nel settore degli insetticidi Bayer è stata protagonista. Nel 2009 abbiamo lanciato il Confidor® O-Teq®, che è stato il prodotto di riferimento per la mosca fino a qualche anno fa. Poi c'è stata la revoca delle tre molecole di riferimento: il dimetoato, l'imidacloprid e il fosmet. Quindi Bayer, per fornire agli olivicoltori in difficoltà nuovi strumenti, ha lanciato nel 2021 Decis® Trap e Sivanto® Prime".