Better training for safer food initiative è il programma europeo che la Commissione europea sta organizzando per formare i formatori coinvolti nel processo d’implementazione nazionale della direttiva sull’uso sostenibile. Un gioco di parole che nasconde lo scopo del corso ossia fornire gli strumenti e l’aggiornamento delle conoscenze sull’argomento per poter organizzare i corsi di formazione sull’uso sostenibile rivolti agli operatori aziendali, ai venditori/distributori di agrofarmaci in accordo con articolo 5 e 6 e relativo allegato 1 della direttiva 2009/128/Ec.
 
http://www.trainsaferfood.eu/Trainings/PlantProtectionProducts.aspx
 
Quindi è chiaro che il corso è rivolto ai responsabili nazionali che avranno il ruolo di organizzare, una volta implementata la direttiva, i corsi a livello locale.
 
I contenuti sono di carattere pratico, con approfondimenti sulla protezione degli operatori, la lotta integrata, la valutazione comparative, la riduzione degli effetti ambientali, la gestione delle emergenze e la protezione delle aree protette.
 
Il parere di Ettore Capri del Centro di ricerca Opera
"Sulla base della mia esperienza il corso migliora l’armonizzazione dei contenuti svolti nei diversi Paesi membri e porta gli utenti ad una riflessione sulle modalità per l’integrazione delle conoscenze e moderne per realizzare corsi efficaci per una materia – quella della gestione sostenibile degli agrofarmaci. Argomento così complesso e dinamico dal punto di vista conoscitivo.
 
Nel 2016 sono in calendario sette incontri che si svolgeranno a Berlino, Lisbona e Atene.
 
Ritengo che sia un’importante opportunità per i responsabili italiani alla formazione. Poiché docente del corso insieme a Maristella Rubbiani dell’Iss ho chiesto ad Agostino Santomauro che ha partecipato al corso di Berlino del 9-13 novembre di dirci in tre battute perché è utile partecipare.

La partecipazione al corso è risultata molto interessante in quanto si ha la possibilità di confrontarsi con tutor esperti nei diversi ambiti relativi all’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, oltre che con colleghi di altri Stati membri. Ciò permette di scambiare opinioni e informazioni in merito all’implementazione dei diversi Piani di azione nazionali e di creare un’utile rete di contatti.
Inoltre, è importante sottolineare come il sistema di formazione per il conseguimento dei cosiddetti patentini, fino ad oggi attuato nelle Regioni italiane, debba essere in qualche modo modificato nell’approccio e armonizzato a quelli che sono gli obiettivi della nuova normativa.

Tuttavia, ritengo che l’esistenza di una valida iniziativa come questa sia quasi del tutto sconosciuta nel nostro Paese. Sarebbe importante, quindi, che venga adeguatamente pubblicizzata e, soprattutto, che vadano sensibilizzate le amministrazioni regionali, in modo che vi possa essere una più ampia partecipazione italiana.

Tutti gli interessati – spero tanti – contattino al più presto il national contact point per avere maggiori informazioni per partecipare ad uno dei sette eventi del 2016. I costi di viaggio ed alloggio sono a spese delle Commissione europea
".