Tra i 170 superesperti che si sono riuniti nei giorni scorsi a Graz, in Austria, per discutere di clima e di difesa delle colture, c'erano anche i ricercatori dell'Istituto Agrario di San Michele all'Adige. Ilaria Pertot, chairman del convegno, ha guidato la discussione sui più attuali problemi dell'uso di prodotti naturali, come i biofungicidi, per un'agricoltura sostenibile.

L'undicesima conferenza sul biocontrollo delle malattie delle piante, promossa dall'Organizzazione internazionale per il controllo e la produzione integrata, ha coinvolto 28 Paesi di tutto il mondo.

Attualmente il Centro ricerca e innovazione dell'Istituto Agrario di San Michele è impegnato nel grande progetto 'Envirochange' focalizzato sul cambiamento globale e sulla gestione sostenibile dell'agricoltura in ambienti montani altamente antropizzati.

Lo studio, finanziato dalla Provincia autonoma di Trento, si propone di valutare nel breve periodo l'impatto biologico, ambientale ed economico del cambiamento climatico in agricoltura in Trentino, in particolare sulla qualità e il controllo di patogeni e parassiti che hanno una più alta probabilità di essere influenzati dal cambiamento del clima nel breve periodo.