Che fare per innovare e valorizzare la frutticoltura? In che modo aumentare la competitività del settore? Quali le principali novità nelle tecniche di coltivazione? Questi i temi al centro dell'importante convegno di venerdì scorso 'I fitoregolatori in agricoltura: recenti acquisizioni' promosso dalla Camera di Commercio di Ferrara e dal Dipartimento di colture arboree dell'Università di Bologna con l'obiettivo di diffondere tra tecnici e operatori del settore le maggiori innovazioni sull'applicazione dei bioregolatori nella filiera produttiva al centro del recente Simposio Internazionale sull'impiego dei bioregolatori sulle piante da frutto.
'Il convegno di oggi - ha sottolineato Carlo Alberto Roncarati, Presidente della Camera di Commercio di Ferrara - ha rappresentato l'occasione per divulgare e trasferire ad un pubblico più ampio le ultime acquisizioni presentate nel corso dell'11° Simposio sull'impiego dei fitoregolatori in agricoltura, l'importante appuntamento internazionale che ha chiamato a raccolta a Bologna, dal 20 al 25 settembre scorsi, oltre 200 partecipanti provenienti da 41 diversi Paesi. Abbiamo messo in contatto - ha proseguito Roncarati - famosi biologi molecolari, fisiologi e pomologi interessati al 'mondo' dei bioregolatori, che, assieme agli operatori del settore, hanno approfondito la comprensione dei processi biochimici che regolano la crescita e lo sviluppo delle piante'.
Dal convegno è emerso, in particolare, che il mondo dei bioregolatori è profondamente mutato: molti formulati, infatti, non sono più in circolazione in relazione alle nuove regole dettate dall'Unione Europea, nella quale, da tempo, è in atto una revisione dei principi attivi e delle strategie delle imprese produttrici. Strategie, che coinvolgono l'intera filiera produttiva e che hanno un impatto rilevante sul mercato dei prodotti agricoli.
'Ricerca e innovazione - ha concluso Roncarati - rappresentano la chiave di volta per lo sviluppo delle imprese e dei territori. Approfondire le conoscenze e saperle trasmettere, dandone efficace comunicazione al mondo delle imprese: questa la ricetta, da più parti suggerita, per sostenere la crescita economica e per promuovere le eccellenze che il nostro Paese, e con esso la provincia di Ferrara, vanta, numerose, in svariati campi. Anche in campo frutticolo, l'Italia è stabilmente classificata fra i principali produttori ed esportatori mondiali. Un primato che però non è mai definitivamente conquistato. Ciò rende necessario alimentare continuamente il processo evolutivo della Ricerca e favorire l'utilizzo imprenditoriale delle acquisizioni scientifiche'.
Dopo l'introduzione del Presidente Roncarati, è stato il Prof. Guglielmo Costa, direttore del Dipartimento di Colture Arboree dell'Università di Bologna, a relazionare sulle acquisizioni più recenti. Alcuni fra i maggiori esperti italiani hanno poi fatto il punto sulle principali applicazioni dei bioregolatori.
Spazio anche alle aziende agrochimiche, che hanno illustrato le loro esperienze relativamente all'impiego di bioregolatori sulle pomacee, ed al Crpv, con una mostra pomologica delle principali cultivar di melo e di pero.
Attualmente, le sintesi degli atti disponibili on line sono:
• G. Costa - Il recente 11° Simposio Internazionale sui fitoregolatori: cosa è emerso;
• S. Musacchi - Le innovazioni nel comparto vivaistico: ruolo dei fitoregolatori;
• G. Costa, L. Piccinini, E. Bonora, G. Fiori, M. Noferini, F. Spinelli - Ruolo dei fitoregolatori in pre-raccolta: impieghi e problematiche aperte;
• A. Ramina, A. Botton, C. Bonghi - Ruolo dei fitoregolatori in post-raccolta: impieghi e problematiche aperte;
• M. Coatti - Presentazione di BASF Italia Divisione Agro:
'Regalis: esperienze di utilizzo su pomacee' - si veda di seguito
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Regalis formulato a base di proexadione-Ca è stato introdotto sul mercato italiano nel 2003, ed è registrato sulle colture del pero e del melo per il controllo dello sviluppo vegetativo, presupposto determinante per ottenere una serie di vantaggi che permettono di ridurre i costi di gestione del frutteto e di aumentarne il reddito: in altre parole, di ottenere un maggior profitto. Il principio attivo proesadione-Ca è assorbito prevalentemente attraverso le foglie e traslocato all'interno della pianta in senso acropeto verso i centri di accrescimento, mentre il movimento in senso basipeto risulta essere molto ridotto. L'assorbimento del principio attivo da parte della pianta avviene entro 4 ore dal momento dell'applicazione ed è positivamente influenzato sia da un'elevata umidità dell'aria sia dall'utilizzo di un volume d'acqua adeguato all'ottimale bagnatura della vegetazione trattata.
Su melo, Regalis si impiega ad una dose per stagione compresa tra 0,75 e 2,5 Kg/ha, preferibilmente somministrata attraverso due trattamenti successivi. La fase ottimale per effettuare il primo trattamento con Regalis coincide con la caduta petali o l'immediata sfioritura, quando sono comunque presenti foglie per garantire l'assorbimento del formulato, il secondo trattamento dopo 15 gg circa, i dosaggi variano in funzione dello stato di vigoria della pianta, che dipende da: cultivar, portainnesto, terreno, carica dei frutti, etc.
Su pero, Regalis si impiega nella pratica, ad una dose per stagione compresa tra 0,75 e 2,5 Kg/ha preferibilmente somministrata attraverso due trattamenti successivi. Per assicurare un buon assorbimento del prodotto è necessario un minimo di superficie fogliare al momento del primo trattamento, la fase ottimale iniziare le applicazioni di Regalis coincide con la caduta petali o l'immediata sfioritura, quando qualche foglia è comunque presente per garantire l'assorbimento del formulato.
Regalis è il regolatore dello sviluppo vegetativo delle pomacee con attività anche nei confronti di Erwinia amylovora.
Da sottolineare come i trattamenti effettuati per il controllo della crescita dei germogli risultino efficaci anche nei confronti del colpo di fuoco.
Molto importanti le applicazioni di Regalis sulla cultivar Abate Fetel ad inizio sfioritura, in questa fase l'elevata competizione nutritiva fra i germogli in rapida crescita ed i frutticini appena allegati, porta in genere ad un'eccessiva cascola dei frutti stessi; le applicazioni di Regalis eseguite ad inizio sfioritura, consentono di limitare fortemente la cascola e permettono di ottenere un incremento delle produzioni finali di pere.
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