La normativa europea in materia di prodotti fitosanitari è tra le più rispettose della salute umana e della salvaguardia ambientale, e in nome del principio di precauzione che da sempre guida le scelte comunitarie è stato necessario rinunciare a molti mezzi tecnici che talvolta rappresentano l'unica soluzione possibile contro avversità spesso devastanti. La Comunità Europea ha tuttavia previsto per gli stati membri la possibilità di concedere autorizzazioni della durata non superiore a 120 giorni per fronteggiare “calamità fitosanitarie”, ripristinando prodotti revocati o, più raramente, anticipando l'utilizzo di prodotti nuovi ancora in corso di registrazione.
 
Il ricorso sempre più frequente alle cosiddette autorizzazioni eccezionali è iniziato dopo il 2007, subito dopo la conclusione della proroga di utilizzo di oltre quaranta sostanze attive revocate dal regolamento 2076/2002 (seguite da molte altre in provvedimenti successivi). La prima “revoca di massa” comminata dalla Commissione Europea aveva infatti colto un po' alla sprovvista i vari ministeri dell'agricoltura dei paesi membri, che avevano chiesto e ottenuto una proroga di quattro anni su impieghi cosiddetti “essenziali” per oltre il 15% dei principi attivi revocati (49 su 320 nella prima fase). La concessione dei cosiddetti “usi essenziali” era peraltro vincolata alla ricerca di soluzioni alternative che potessero rientrare nei parametri comunitari di autorizzazione, e il progresso di questa ricerca doveva essere illustrato dai paesi membri con relazioni annuali. I poco entusiasmanti progressi evidenziati da queste relazioni, quando e se venivano trasmesse, hanno infine convinto la Commissione Europea dell'inadeguatezza dello strumento “usi essenziali” in quanto, venendo utilizzato quasi come un periodo prolungato di smaltimento scorte, non è stato in grado di stimolare efficacemente la ricerca di soluzioni alternative ai principi attivi revocati. La mancata concessione delle cosiddette “deroghe per usi essenziali” è stata in qualche modo compensata dal maggiore ricorso alle “autorizzazioni eccezionali” della durata di 120 giorni che, in alcuni casi, sono state ripetute più volte. Veniamo alle principali autorizzazioni eccezionali rilasciate nel 2009.
 
1,3-dicloropropene: a furor di popolo ritorna il fumigante per eccellenza, in attesa della riammissione europea
La concomitante esclusione del bromuro di metile, i nuovi studi messi a disposizione dello stato relatore Spagna che sta valutando la domanda di “resubmission” e il positivo parere della Commissione Europea al rilascio delle autorizzazioni eccezionali da parte degli stati membri hanno messo le ali alla riammissione per 120 giorni di 10 prodotti fitosanitari a base di 1,3-dicloropropene a partire dal 5 maggio scorso. Il provvedimento, non ancora pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, è scaricabile da una cartella di servizio (chissà poi perchè?) del portale del Ministero del lavoro, della Salute e delle Politiche sociali.
 
Trattamenti aerei con agrofarmaci chimici: gli elicotteri tornano a volare sui vigneti per la terza volta dopo la revoca del 2007
Puntuale come un orologio, la riammissione dei fungicidi chimici (rame e zolfo, ambedue freschi di approvazione europea) per i trattamenti aerei alla vite è arrivata in tempo per l'inizio dei trattamenti di Maggio. Come nelle precedenti occasioni le regioni interessate dal problema (Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto) hanno presentato richiesta al Ministero della Salute, supportata da documentazione che da una parte dimostrava l'indisponibilità di soluzioni alternative all'elicottero per i trattamenti nelle zone collinari impervie e dall'altra rassicurava circa la compatibilità ambientale di tale tecnica. Un curioso “giallo” riguarda la regione Lombardia: il primo provvedimento la escludeva in quanto non era disponibile il fascicolo tecnico che le altre regioni avevano invece consegnato. La lacuna è stata colmata l'8 maggio e anche la Lombardia potrà avvalersi dell'elicottero per proteggere i suoi vigneti dalla peronospora e dall'oidio. Dopo il declassamento di Malpensa e il divieto di mangiare il gelato sui marciapiedi, sarebbe stato veramente troppo.
 
Endosulfan: anche quest'anno le nocciole saranno protette contro l'invasione ottomana
Anche quest'anno i nocciolicoltori potranno avvalersi del clororganico per combattere il balanino: l'autorizzazione eccezionale è stata concessa in questi giorni. Dopo essere stato a un passo dall'essere incluso nella procedura PIC quale sostanza ad alta pericolosità, un altro importante successo per questo agrofarmaco, che consentirà agli agricoltori italiani di competere con i concorrenti turchi sul mercato internazionale delle nocciole.