Il Centro inter-universitario di ricerca in agricoltura di precisione (Cirap) è nato alla fine del 2005 grazie alla convenzione tra il l'Università degli Studi di Padova e l'Università degli Studi della Basilicata, con l'obiettivo di diventare una struttura di riferimento a livello nazionale per la divulgazione dei risultati maturati nel settore della ricerca applicata all'agricoltura di precisione e di coordinare iniziative, progetti e ricerche in tale settore.

Attualmente il ruolo di Presidente del Centro è ricoperto dal professor Luigi Sartori, docente di Meccanizzazione agricola e viticola ed afferente al dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali (Università di Padova).

L'Agricoltura di Precisione o Agricoltura Sito-specifica è una strategia gestionale di cui si sente parlare ormai da alcuni anni, anche in seguito alle potenzialità derivanti dalla diffusa applicazione delle nuove soluzioni tecniche in agricoltura.

Secondo una delle definizioni maggiormente in linea con l'accezione originaria essa consiste

'...nell'applicazione di tecnologie, principi e strategie per una gestione spaziale e temporale della variabilità associata agli aspetti della produzione agricola' (Pierce e Nowak, 1999), ossia nell'esecuzione di interventi colturali in relazione alle reali necessità dell'appezzamento ed alla loro variabilità spaziale e temporale.'

Essa può quindi essere intesa come una forma di agricoltura progredita, volta all'impiego di tecniche e tecnologie mirate all'esecuzione di interventi agronomici ad intensità variabile all'interno delle zone omogenee degli appezzamenti, sulla base dell'effettiva esigenza della coltura e delle proprietà chimiche, fisiche e biologiche del suolo.

I principi dell'agricoltura di precisione possono essere oggi applicati a tutte le operazioni agronomiche (lavorazioni del terreno;  semina;  concimazione; irrigazione; difesa della coltura): l'importante è tenere in considerazione che il presupposto per poter applicare le soluzioni presenti sul mercato è la gestione strategica della variabilità, e quindi la gestione delle informazioni che si possono ricavare dai dati raccolti in campo.

Una gestione di questo tipo consente di perseguire dei vantaggi di ordine agronomico, mediante l'accrescimento della performance della coltura, economico, attraverso il miglior utilizzo degli input e la riduzione dei costi colturali, ed ambientale. Ma soprattutto permette di incrementare l'efficienza del sistema produttivo attraverso una razionalizzazione dei singoli interventi, la quale richiede inizialmente una revisione del sistema gestionale adottato in azienda.

Sul portale del Cirap sono disponibili le schede relative ad alcuni esempi applicativi nell'ambito dell'agricoltura di precisione.

 

Mappatura delle produzioni

L'Agricoltura di Precisione si propone di gestire la variabilità che esiste all'interno dell'appezzamento attraverso l'impiego di risorse e soluzioni tecnologiche per ottimizzare l'impiego di fattori produttivi, ridurre i costi e preservare le risorse naturali. Il primo passo è la conoscenza della variabilità presente all'interno del campo: la mappatura delle produzioni è la tecnica più diffusa per raccogliere i dati sulla variabilità della resa.

Una mappa di produzione è una immagine sullo stato della coltura al momento della raccolta, che consente di vedere come è andata la produzione all'interno del campo: ad ogni zona colorata corrisponde infatti un livello di resa, a seconda di come la coltura ha risposto nelle varie parti dell'appezzamento a:

- le tecniche colturali; 

- le caratteristiche del campo (terreno, sostanza organica, etc.); 

- l'andamento climatico dell'annata; 

- l'interazione tra tutti i fattori. 

Per procedere alla mappatura delle produzioni occorrono la creazione di un piano di raccolta, la calibrazione dei sensori e la gestione ed interpretazione dei dati.

 

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Mappe di produzione raccolte negli anni per lo stesso campo: le differenze di produzione misurate nello spazio sono cambiate nel tempo, con le zone colorate che hanno dimensione e forma differenti. 

Mappe di produzione

 

Lavorazioni conservative ad intensità variabile

La scelta della corretta metodica di lavorazione del terreno in base alle sue caratteristiche ed alla produttività della coltura nelle diverse zone del campo porta ad una riduzione dei costi e ad un aumento di reddito

Una mappa di lavorazione è il supporto in cui sono registrate le informazioni su dove e come deve essere eseguita la lavorazione del terrenonelle diverse zone del campo

 

Fertilizzazione azotata a dose variabile

In fase di distribuzione dei fattori colturali (es., azoto, acqua, etc.) è possibile intervenire in maniera differenziata nelle diverse zone individuate all'interno del  campo, in base alle esigenze del terreno e della coltura.

Una mappa di distribuzione è il supporto in cui sono registrate le informazioni su come deve essere eseguita la distribuzione nelle diverse zone del campo.

Per la distribuzione variabile dell'azoto, ad esempio, servono un ricevitore satellitare di posizione, un sistema di pesatura, una connessione isobus, un attuatore elettro-idraulico collegati ad un sistema elettronico di bordo.

 

Il Cirap è co-organizzatore delle giornate in campo dedicate all'agricoltura di precisione, insieme a Edizioni L'Informatore Agrario e Veneto Agricoltura, in collaborazione con Unacoma e Fieragricola. Su Agronotizie, tutte le informazioni sulla prossima edizione.

 

Per ulteriori informazioni: Cirap - viale dell'Università, 16 35020 - Legnaro (Padova)
presso il Dip. Te.S.A.F. - Università degli Studi di Padova - tel.: +39.049.8272725
e-mail: luigi.sartori@unipd.it

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