Questo il titolo della prefazione a cura di Eleonora Benassi e Sandro Battini di Kverneland Group Italia. A seguire, nel documento pubblico realizzato nell'ambito della Kverneland Academy, tanti approfondimenti sui risultati di mesi di lavoro in campo per saggiare come l'agricoltura di precisione, e più in generale l'agricoltura 4.0, offra una serie di benefici in termini di sostenibilità ambientale ed economica agli agricoltori.
Frumento, mais da insilato e mais da trinciato, sono le colture oggetto delle analisi del progetto voluto da Kverneland insieme all'Università di Perugia, in collaborazione con Adama, Dekalb, Scam, La Cerealtecnica, Società Agricola Le Colombaie.
"Non ci può essere progresso tecnologico senza una corretta informazione che deve giungere in maniera diretta, continua e capillare agli utilizzatori, agricoltori e contoterzisti, ed alla rete commerciale dei concessionari. Questo è uno dei capisaldi della strategia operativa di Kverneland Group Italia, filiale italiana del Gruppo Kverneland, perseguita sin dalla sua nascita, nel 2005" evidenziano gli autori nell'introduzione, ricordando i primi passi nella diffusione della precision farming con le pionieristiche attrezzature denominate CTLine, il programma dedicato iMFarming, l'invenzione del Can Bus negli anni 2000. Kverneland è uno dei fondatori della AEF, l'associazione che certifica tutti gli impianti Isobus.
"L'inserto nasce dall'iniziativa Kverneland Group Academy, con la quale l'azienda intende certificare, attraverso i dati di una sperimentazione di pieno campo realizzata sotto l'egida del professor Angelo Frascarelli dell'Università di Perugia e con la collaborazione di svariati partner, i vantaggi economici derivanti dall'adozione della minima lavorazione del terreno abbinata a diversi livelli di agricoltura di precisione".
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Autore: C S