Nubifragi e grandinate hanno colpito vaste zone da Nord a Sud. E ora si contano i danni.

L'olivicoltura alle prese con le difficoltà del clima e in Puglia anche con gli attacchi di Xylella. Ma in Liguria si apprestano a festeggiare produzioni record di olio.

Alcuni settori, è il caso di mele e castagne, sono in crescita. E dopo molti anni di stagnazione si muove al rialzo anche il mercato fondiario.

Occhi sempre puntati sulle esportazioni. C'è chi cerca nuovi sbocchi Oltreoceano, con Usa e Canada. Ma nuove opportunità possono arrivare dalla Russia.

Da Bruxelles segnali incoraggianti per la direttiva contro le pratiche commerciali sleali.

Nella legge di Bilancio potrebbero esserci novità importanti per l'agricoltura. Si parla di terre destinate a chi ha famiglie numerose.

Per la lotta alla cimice asiatica tornano ad affacciarsi le proposte di importare dal Giappone il suo nemico naturale, la vespa samurai.

Continua la ricerca di prodotti alternativi alla carne. Ora è il turno delle "non-polpette".

Questi sono solo alcuni degli argomenti incontrati sui quotidiani in edicola in questi ultimi giorni. Vediamoli più in dettaglio di seguito.
 

Clima violento

Il clima cambia, le temperature medie aumentano e gli eventi atmosferici si fanno più violenti.
Una sorta di tropicalizzazione che sui campi si traduce in danni milionari in tutta la penisola.

Così “Brescia Oggi” del 30 ottobre tenta una sommaria ricostruzione delle perdite, dalle stalle lombarde che stentano a rifornirsi di foraggi ai vigneti sott'acqua in Veneto.
In Veneto e in particolare nel bellunese, scrive “L'Arena”, si teme per la soia, il cui raccolto non è ancora completato.

Il maltempo ha imperversato anche in Sardegna, dove l'allerta non si spegne e “L'Unione Sarda” del 31 ottobre fa le prime stime sulle conseguenze della grandinata che ha devastato i raccolti, con danni rilevanti sulle colture di carciofi.

Danni consistenti infine per gli olivicoltori pugliesi che fra Brindisi e Taranto hanno visto piante sradicate e raccolto azzerato, come scrive “Repubblica” del 30 ottobre.

I nubifragi di questi giorni sono solo gli ultimi di una lunga serie che “Il Giornale” ripercorre, ricordando che già lo scorso anno si era messo a punto un programma per affrontare il rischio idrogeologico, ancora però in fase progettuale.
 

Olio in affanno

Un anno difficile, questo 2018, per l'olivicoltura pugliese e non solo per le conseguenze del maltempo.
E' la situazione descritta il 28 ottobre da “Avvenire”, ricordando quanto abbiano pesato sulla produzione di olio gli attacchi della Xylella.

Situazione opposta è quella descritta da “La Stampa” per l'olio ligure, che si appresta a chiudere una annata record, raggiungendo il picco di 30mila quintali.

I problemi dell'olio italiano sono presi in esame il giorno seguente da “Repubblica” che in un ampio servizio sul settore ricorda che ai problemi del clima e a quelli fitopatologici si aggiungono quelli commerciali. Significativo il confronto con la Spagna, dove si coltivano solo dieci varietà, contro le nostre 538.
 

Settori in crescita

Numeri positivi quelli delle mele. Per il marchio Melinda, si legge su “Il Trentino” del 27 ottobre, si preannuncia un anno record, con produzioni in crescita per quantità e qualità.

Bene poi per le castagne, non più alle prese con gli attacchi del cinipide della precedente stagione. Così, si apprende da “Repubblica” del 29 ottobre, il raccolto è potuto crescere in modo significativo, con incrementi anche dell'80%.

Segnali di crescita arrivano poi dai valori fondiari. Se ne parla il 27 ottobre sul quotidiano economico “MF”, che registra un aumento del prezzo dei terreni che non si verificava dal 2011.
 

Export, i nodi da sciogliere

La tenuta del settore agroalimentare è fortemente connessa all'andamento delle esportazioni e molti sono i prodotti che hanno legato le loro fortune ai mercati esteri.
E' il caso dell'aceto balsamico, argomento del quale si occupa “QN” del 29 ottobre segnalando che ben il 92% della produzione è destinata all'export.

Di esportazioni si parla il 28 ottobre su “Il Messaggero”, che dà la parola al presidente di Federalimentare, Luigi Scordamaglia, il quale suggerisce di puntare sulla Russia.

Il prosciutto toscano sembra preferire i mercati di Usa e Canada, sui quali punta il presidente del Consorzio di tutela, Cristiano Ludovici, intervistato da “QN” del 29 ottobre.

Un altro mercato interessante per il nostro made in Italy agroalimentare è quello francese.
La conferma arriva dal recente salone che Parigi ha dedicato all'alimentazione e dove hanno trionfato il nostro Parmigiano Reggiano insieme ai prodotti "bio", come evidenziano “Il Resto del Carlino” del 27 ottobre e poi “Avvenire” del giorno seguente.
 

Bruxelles, amica e nemica

A dare manforte al settore agroalimentare arriva il passo avanti nelle procedure per approvare in sede europea la direttiva destinata a contrastare le pratiche commerciali sleali.
Un argomento importante del quale si occupa “Italia Oggi” del 26 ottobre.

Da Bruxelles giungono poi buone notizie per il settore avicolo, sotto forma di aiuti destinati agli allevamenti lombardi che hanno subito danni con l'emergenza influenza aviaria.
Dalle pagine di “Brescia Oggi” del 28 ottobre si apprende che per questi allevamenti saranno disponibili 6,5 milioni di euro.

La politica comunitaria è però motivo di qualche grattacapo per l'agricoltura. Lo denuncia con vigore “La Verità” del 29 ottobre, affermando che talune decisioni mettono in seria difficoltà alcuni comparti produttivi, mentre non danno alcun vantaggio ai consumatori.
 

Aiuti in arrivo

Dalle politiche comunitarie a quelle nazionali, con alcune novità che si celano fra le pieghe della legge di Bilancio della quale si sta discutendo.

Stando alle anticipazioni de “La Stampa” del 30 ottobre, sarebbero previsti importanti aiuti alle coppie con almeno tre figli. A loro andrebbero terre gratis e sostegni per 200mila euro.
Ne dà conferma il giorno seguente "Italia Oggi" con un articolo dal titolo indovinato: "E ora podere al popolo". Si legge che sono previsti mutui agevolati e terreni in concessione per almeno venti anni.
Altri dettagli si possono trovare sul "Corriere della Sera", che ricorda come questi incentivi siano per ora previsti nella bozza del disegno di legge sul Bilancio.
Prima di passare all'incasso è forse meglio attendere il testo definitivo...

Sono invece confermati gli incentivi al passaggio generazionale delle aziende agricole. Se ne parla su “Italia Oggi” del 30 ottobre, che avverte sulla necessità di effettuare il subentro entro tre mesi, pena la perdita delle agevolazioni.

Aiuti in vista anche per riportare in produzione gli uliveti colpiti dalla Xylella, ma i fondi sembrano insufficienti a coprire tutte le domande. Lo afferma il “Quotidiano di Puglia” del 26 ottobre ricordando che per soddisfare tutte le oltre mille domande già presentate occorrerebbero 50 milioni di euro, mentre ne sono disponibili solo 10.
 

Tra cimici e Xylella

A proposito di Xylella, la “Gazzetta del Mezzogiorno” del 29 ottobre dà la parola al patologo vegetale Giovanni Martelli, che denuncia come il problema Xylella sia stato sottovalutato e di conseguenza non sia stato preso nella giusta considerazione il piano del Commissario Silletti, che avrebbe consentito di ridurre i danni ai quali ora assistiamo.

Un altro fronte di preoccupazione è legato all'invasione delle cimici asiatiche, che sembrano incontenibili. Se ne parla sulla “Gazzetta di Parma” del 30 ottobre per constatare che oltre ai frutteti ne subiscono i danni anche pomodori, mais e piante ornamentali.

La diffusione di questo insetto è legata all'assenza in Italia di antagonisti. Dal “Gazzettino” del 28 ottobre arriva allora la proposta di importare dal Giappone la vespa samurai, che della cimice è un nemico naturale.

C'è un altro insetto che potrebbe essere di utilità. In questo caso per la lotta al cinipide del castagno e si tratta di un imenottero, il Torymus sinensis. Se ne parla su “Venerdì”, il magazine settimanale di Repubblica in edicola il 26 ottobre.
 

Curiosando

Ancora su “Venerdì” del 26 ottobre si può leggere un curioso articolo sulle "non-polpette", una sorta di simil-carne realizzata a partire dalle proteine del pisello e mescolata con olio di cocco e succo di barbabietola.

In tema di innovazioni non è meno interessante l'articolo pubblicato il 27 ottobre da “Il Messaggero”, dove si parla di "eno-cosmesi" con prodotti ottenuti a partire dall'uva.

Sarà forse merito anche di questi utilizzi alternativi delle uve che dal “Corriere della Sera” del 30 ottobre si apprende che il mondo del vino è alla ricerca di nuovi talenti. E le richieste spaziano su molti settori, compresa la comunicazione via internet. I posti disponibili sono 125.

Sempre sul "Corriere della Sera", del 31 ottobre in questo caso, ci si occupa dell'Alsia, l'Agenzia lucana di sviluppo e di innovazione in agricoltura, dove si stanno mettendo a punto nuove tecniche che mutuano dalla medicina umana gli strumenti per monitorare le colture.

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