Più competenze agli Stati membri, più attenzione al clima, alla sostenibilità e ai giovani agricoltori, meno burocrazia e un approccio orientato ai risultati. Il commissario europeo per l'Agricoltura e lo sviluppo rurale Phil Hogan ha presentato alla Commissione Agri dell'Europarlamento la comunicazione adottata dalla Commissione europea sul futuro dell'alimentazione e dell'agricoltura in Europa.

Le proposte legislative saranno presentate dalla Commissione entro l'estate 2018 e potrebbero trovare uno sbocco entro le elezioni europee del 2019.
 

La comunicazione: norme più semplici, approccio più flessibile, maggiori responsabilità per gli Stati membri

Cambia la Pac, la Politica agricola comune, che assume un impianto più flessibile e orientato agli obiettivi. Ogni paese dell'Ue svilupperà il proprio piano strategico che dovrà essere approvato dalla Commissione. Il sostegno agli agricoltori continuerà attraverso il sistema dei pagamenti diretti. Maggiore attenzione sarà dedicata all'utilizzo efficiente delle risorse, alla protezione dell'ambiente e al clima. Tra le proposte vi sono anche un maggiore utilizzo di tecnologie moderne a sostegno degli agricoltori e un più forte incoraggiamento ai giovani che si impegnano nell'agricoltura.

La comunicazione prevede poi di osservare attentamente i temi della salute, dell'alimentazione, degli sprechi alimentari e del benessere degli animali. Si punta infine a creare una piattaforma europea sulla gestione del rischio per aiutare gli agricoltori a fronteggiare l'incertezza.
 

Hogan: la Pac raggiungerà obiettivi nuovi ed emergenti

"Dobbiamo creare un futuro sostenibile per il nostro settore agricolo e per le persone che ne dipendono", ha ricordato Hogan nel corso della presentazione della comunicazione al Parlamento.

"La maggior parte delle persone consultate - ha spiegato Hogan facendo riferimento ad una consultazione pubblica sulla Pac che ha raccolto 323mila risposte - sono favorevoli ad un aiuto diretto per il settore per garantire anche la sicurezza dell'approvvigionamento alimentare. La maggior parte degli stakeholders e delle parti interessate ritengono altresì che la Pac debba fare di più soprattutto a livello ambientale e di sfida climatica".
A tal proposito, è stato ricordato che "il dato delle emissioni dell'agricoltura continua a diminuire dell'1,13% all'anno".
 

Greening, verso un'impostazione più flessibile

"L'attuale struttura della politica di greening - ha spiegato ancora il commissario europeo Hogan - dovrebbe essere sostituita da un'impostazione più flessibile che può portare ad un'ulteriore semplificazione". "Scegliendo una nuova impostazione e applicazione concederemo maggiore sussidiarietà agli Stati membri. Non avremo più situazioni in cui Bruxelles determina le dimensioni dei campi, il numero degli alberi che devono trovarsi in un campo, permetteremo agli stati membri di definire le prassi più appropriate al loro contesto regionale".

Hogan ha quindi sottolineato che "passare dalla conformità ai risultati significa individuare gli obiettivi che deve raggiungere questa politica, obiettivi che saranno definiti a livello Ue. Il nuovo sistema richiederà agli Stati membri e alle regioni di mettere a punto un piano strategico per la Pac, il che significherà valutazione ex ante per individuare i fabbisogni e poi definire obiettivi e la scelta di interventi per il raggiungimento di questi obiettivi".
 

De Castro (Pd): una buona base di partenza. La Via (Ap): non una rivoluzione ma un'evoluzione

"Non ho colto questa preoccupazione che molti colleghi hanno sollevato circa un rischio di ri-nazionalizzazione", ha sottolineato Paolo De Castro, primo vice presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, dopo la comunicazione di Hogan sul futuro della Pac post 2020. "Se la comunicazione significa un cambio di paradigma da un'Europa della penalità a un'Europa degli incentivi, a un'Europa che premia i comportamenti virtuosi, a un'Europa che premia le pratiche più sostenibili e più attente all'ambiente e non si limita a penalizzare gli agricoltori che non ubbidiscono all'Europa, questa è una buona comunicazione, è una buona base di partenza".

De Castro ha poi ricordato che "semplificazione, rafforzamento delle politiche per la gestione dei rischi, misure per i giovani agricoltori continuano ad essere in testa alla lista degli obiettivi e il concetto di flessibilità è la leva per accompagnarli".

"Si tratta - ha commentato invece l'eurodeputato Giovanni La Via (Ap), che definisce il testo non una rivoluzione ma un'evoluzione - di un momento importante per la definizione dell'agricoltura del futuro. Il Parlamento ovviamente analizzerà la comunicazione e apporterà il proprio importante contributo, in vista della proposta legislativa che arriverà la prossima primavera, dopo l'adozione del Qfp, il bilancio europeo pluriennale".
 

Zullo (M5S): Nulla sull'alimentazione. Rukwied (Copa): temiamo non sarà una vera semplificazione

"Sull'alimentazione non ho trovato nulla", ha commentato durante il dibattito l'europarlamentare italiano del Movimento 5 stelle Marco Zullo. "All'Unione europea manca una strategia alimentare strutturata, coerente e di largo respiro che ci permetta di non dipendere dalle importazioni dei paesi terzi, di quello che è il bisogno primario, ovvero il cibo".

"L'obiettivo della Commissione di semplificare la Pac è una buona notizia - ha dichiarato il presidente di Copa Joachim Rukwied - ma temiamo che quando si tratterà del nuovo modello di erogazione delineato nella presente comunicazione, non verrà realizzata una vera semplificazione".
A tal proposito oggi, primo dicembre 2017, a Bruxelles, Copa e Cogeca presenteranno la loro posizione sulla futura Pac.