Ancora non si è conclusa la lunga vicenda legata alla presenza dell'insetticida Fipronil nelle uova. Intanto gli allevamenti di Veneto e Lombardia devono fare i conti con nuovi episodi di influenza aviaria.

Caldo e siccità hanno anticipato la vendemmia con produzioni in netto calo, come non si registrava dal dopoguerra.

A complicare il quadro l'arrivo di grandine e temporali, che insieme alle gelate nella tarda primavera hanno compromesso i raccolti di mele.

Sui mercati si lamentano i prezzi bassi di pomodoro da industria e di pesche e nettarine. Ma per queste ultime aumentano gli aiuti Ue.

Per riso e grano arrivano le etichette con l'indicazione di origine. Ma Bruxelles non è d'accordo.

Xylella, Popillia e cimice asiatica continuano a tener desta l'attenzione dei fitopatologi.

Questi sono solo alcuni degli argomenti incontrati su quotidiani e periodici in edicola negli ultimi giorni. Vediamoli più in dettaglio di seguito.
 

La sorpresa nelle uova

L'allarme è scattato nei primi giorni di agosto, quando si è appreso che il Belgio aveva esportato in mezza Europa uova contaminate dal Fipronil, un insetticida autorizzato per gli animali domestici, ma non negli animali in produzione zootecnica, come nel caso delle galline.

Le prime notizie arrivano il 9 agosto dalle pagine de “Il Sole 24 Ore” e di “Repubblica”. In un primo momento il problema sembra non riguardare la produzione italiana e “Il Giornale” del 13 agosto ricorda che le uova riportano la sigla del paese di provenienza.

Intanto proseguono le analisi a campione anche sui prodotti nazionali e mentre “L’Eco di Bergamo” del 15 agosto sottolinea che i nostri allevamenti sono fra i più controllati, “Il Giornale” conferma che le prime analisi condotte in Lombardia non hanno trovato traccia del Fipronil.

Sulla vicenda cala per qualche giorno il silenzio, almeno sino al 22 agosto, quando “Il Fatto” riporta gli esiti delle analisi che confermano la presenza del Fipronil in un laboratorio di pasta all'uovo romano e in un centro di imballaggio delle uova ad Ancona.
Il giorno seguente “Il Mattino” pubblica la notizia che altri casi di contaminazione sono stati trovati in Campania. Cresce l'allarmismo e sulla vicenda si innesta anche il dibattito politico, con “La Verità” del 24 agosto che punta il dito contro il Governo, che in un primo momento si era detto sicuro sulla assenza dell'insetticida nelle produzioni italiane.

A gettare acqua sul fuoco ci pensa il “Corriere della Sera”, che nello stesso giorno ospita un'intervista a Walter Ricciardi dell'Istituto superiore di sanità, il quale ribadisce la scarsa tossicità del Fipronil e l'assenza di reali pericoli per il consumatore.

Che la produzione italiana possa offrire ampie garanzie di sicurezza lo conferma la ricercatrice Maria Caramelli dell'Istituto zooprofilattico del Piemonte, nell'intervista rilasciata a “La Stampa” del 25 agosto.
Nel frattempo le indagini continuano e la “Nuova del Sud” si premura di confermare l'assenza dell'insetticida nelle produzioni della Basilicata. Stessa cosa per le uova prodotte in Friuli, dove i test sono tutti negativi, come evidenzia il “Messaggero Veneto” del 29 agosto.

Ora bisognerà capire quali vie ha preso l'insetticida per giungere negli allevamenti italiani e “L’Arena” del 29 agosto avanza l'ipotesi che possa esserci una sorta di legame con l'insorgenza di nuovi casi di influenza aviaria che in questi giorni si è allargata dal Veneto alla Lombardia.
 

La vendemmia anticipata

Molte le pagine dedicate alla vendemmia, in anticipo per l'andamento climatico caldo e siccitoso. Già il 4 agosto il “Giornale di Sicilia” dava la notizia dell'avvio della raccolta per le uve bianche, anticipando che si attende una produzione di ottima qualità.
Dalla Sicilia al Piemonte con “La Stampa”, che parla di una "rivoluzione" per una vendemmia che mai era stata così anticipata.

E' una vendemmia del tutto particolare quella che si realizza sui gradoni delle Cinque Terre, in Liguria. Vigneti "eroici", dove l'uva viene pagata a peso d'oro, non tanto per il suo valore intrinseco, ma per dare sostegno ai viticoltori che con il loro lavoro conservano questo straordinario paesaggio. In particolare, spiega “Il Secolo XIX" del 19 agosto, con i prezzi più alti si vuole anche incentivare la presenza di giovani agricoltori.
 

Produzioni a picco

Caldo e siccità hanno comportato un anticipo della vendemmia, ma anche un calo della produzione senza precedenti. “Il Sole 24 Ore” del 22 agosto prevede una flessione di oltre il 20% e ci si interroga anche sulla qualità, forse non così eccellente come si prevedeva in un primo momento.

Per “Il Resto del Carlino” del 26 agosto questa sarà la vendemmia tra le più scarse dal dopoguerra, con una produzione che si fermerà poco oltre i 41 milioni di ettolitri.

Situazione difficile in Toscana, spiega il “Corriere Fiorentino” del 29 agosto, dove la produzione potrebbe flettere del 30%.

Meglio nel Nord Est, scrive nelle stesso giorno il “Messaggero Veneto”, dove si prevede un calo più modesto, non oltre il 15% e meglio ancora potrebbe andare per Prosecco, Sauvignon e Refosco.

E' un quadro a tinte fosche quello descritto dal “Corriere dell'Umbria” del 31 agosto, che vede due regioni, Lazio e Umbria, a contendersi il primato negativo della peggior vendemmia di sempre, con cali intorno al 40%.
 

Senza voucher

A complicare il quadro della vendemmia si aggiungono le difficoltà per il reperimento della manodopera e “Repubblica” del 20 agosto, commentando la situazione in Toscana, paventa un aumento del lavoro in nero dopo l'abbandono dei voucher.
I nuovi contratti di lavoro occasionale sono infatti di difficile applicazione, situazione sulla quale concordano sia “Il Gazzettino”, sia il “Quotidiano di Puglia” del 19 agosto.


Clima nemico

Se la siccità e il caldo hanno influito sui tempi della vendemmia, il gelo della tarda primavera ha compromesso il raccolto di mele e “Il Sole 24 Ore” del 24 agosto prevede per la prossima raccolta un calo di oltre il 20%.

Sono danni per le grandinate, che pur non hanno risolto il problema della siccità, quelli che si lamentano per l'agricoltura lombarda, dove le perdite sono valutate in oltre 100 milioni di euro, stando alle stime pubblicate da “Il Giorno” del 12 agosto.

Non va meglio in Veneto, dove la conta dei danni è affidata alle pagine del “Gazzettino” del 14 agosto. A subire le conseguenze più gravi, scrive “Nuova Venezia” del 26 agosto, sono i vigneti con circa il 30% di minori produzioni.
 

Alti e bassi

Chi cresce è il mercato dei prodotti biologici, con un exploit della Lombardia che ha visto convertire 37mila ettari, un'impennata messa in evidenza l'11 agosto sulle pagine de “Il Giorno”.

Sarà anche per questo che i terreni e le aziende della Lombardia, come quelle del Piemonte e della Toscana, sono al centro delle attenzioni degli investitori, che a detta de “Il Sole 24 Ore” del 15 agosto sono interessati soprattutto alle produzioni enologiche.

Battuta di arresto invece per gli ortaggi nel Mezzogiorno, tanto che i produttori sono costretti a protestare per i ribassi di prezzo, che nel caso dei pomodori è sceso a 30 centesimi, come denuncia la “Gazzetta del Sud” del 14 agosto.
Prosegue senza intoppi la raccolta del pomodoro da industria al Nord, dove quasi il 50% del prodotto è stato avviato alla trasformazione, come si apprende il 30 agosto da “Italia Oggi”.

Giù i prezzi di pesche e olive, scrive “Libero” dell'8 agosto. Un crollo che è anche conseguenza dell'embargo russo, secondo “QN” del 10 agosto. Dal quotidiano piacentino “Libertà” del 30 agosto si apprende tuttavia che altri 5mila quintali di pesche e nettarine potranno accedere ai programmi comunitari di ritiro dai mercati.
 

Riso e grano con la "targa"

Ampio risalto ha avuto il decreto che istituisce l'etichetta con la dichiarazione di origine per il riso e grano. L'obiettivo, spiega “Il Tempo” del 22 agosto, è quello di dare trasparenza ai prodotti che contengono queste materie prime, consentendo al consumatore di scegliere fra prodotto nazionale e di importazione.

L'applicazione di queste etichette, scrive “Il Sole 24 Ore” del 24 agosto, avverrà entro la fine dell'anno, ma “Libero” del 27 agosto avverte che Bruxelles contesta questi decreti, mettendo in forse l'applicazione.
 

Fitopatologi al lavoro

Sul fronte fitosanitario “Il Giornale” del 28 agosto segnala i problemi che Popillia, vespa velutina e Xylella stanno creando.

A proposito della Xylella, il “Quotidiano di Puglia” del 25 agosto ricorda che sono ripartiti i controlli, che hanno portato in pochi giorni a quasi 9mila esami.
Di questa ripartenza ne aveva già parlato il 6 agosto il “Corriere del Mezzogiorno”, spiegando che si tratta di una conseguenza delle decisioni della magistratura.

Sotto assedio della Xylella, ci dice il “Quotidiano di Puglia” del 5 agosto, ci sarebbero anche fico e susine, specie ritenute sensibili a questo patogeno.

Ma le preoccupazioni non sono finite. Ora la “Gazzetta di Modena” del 22 agosto ci informa che sono in aumento gli attacchi fungini al mais, mentre la cimice asiatica mette sotto scacco i noccioleti piemontesi, come si apprende il 9 agosto dalla “Gazzetta d'Asti”.
 

"Curiosando"

Come abbiamo visto, sono molte le notizie delle quali i media si sono dovuti occupare, cosa che ha evitato la consueta e affannosa ricerca di notizie curiose che affollano altrimenti le pagine dei giornali nel cuore del periodo estivo.
Non per questo sono mancati gli articoli su argomenti insoliti, come nel caso del “Corriere della Sera” del 7 agosto, che ha dedicato ampio spazio a descrivere i cibi "impossibili" sui quali potremmo imbatterci in un futuro non troppo lontano.
Fra questi gli alimenti a base di insetti e “Il Giorno” del 17 agosto ci informa che i primi hamburger di insetti made in Svizzera già si possono incontrare in alcuni supermercati. Dubito vadano a ruba, almeno per il momento.

C'è poi “La Verità” del 31 agosto che ci offre una riflessione sugli allarmismi veri e falsi e sul rapporto fra ambiente e produzioni alimentari, spesso distorto.
Può meritare una lettura anche l'articolo proposto da “Il Fatto” del 29 agosto, firmato da Massimo Fini. Si parla della carne ottenuta in laboratorio e senza animali. Un incubo, più che un progresso della scienza.

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