Continua a far parlare di sé lo scandalo del falso olio extravergine del quale si occupa anche la stampa straniera, come nel caso del francese “Les Echos” del 16 novembre. Ma già dell'argomento se n'era occupato il 13 novembre “Avvenire” per commentare gli sviluppi della inchiesta dalla quale è emerso che l'olio italiano è in alcuni casi realizzato con olive spagnole, come si apprende nello stesso giorno da “La Stampa”. I problemi dell'olio non si fermano alle frodi ma continuano con le importazioni agevolate da alcuni paesi come ad esempio la Tunisia, una denuncia che arriva dalle pagine della “Gazzetta del Mezzogiorno” del 15 novembre. Per contrastare questi comportamenti illeciti arriva una stretta sulla correttezza delle etichette, con multe, scrive “Italia Oggi” del 17 novembre, che possono arrivare anche a 9500 euro. La lotta alle contraffazioni dell'olio si arricchisce di alcune innovazioni tecnologiche come l'applicazione messa a punto dalla Società pesciatina di orticoltura che viene illustrata da “Italia Oggi” del 18 novembre. Nelle mire dei malfattori non c'è solo l'olio, ma anche il riso, che viene spacciato per biologico anche quando non lo è, come denuncia “Libero” del 14 novembre per alcuni episodi accaduti nel vercellese.
I mercati
L'olio deve fare i conti con una ondata di ribassi che si registra sui mercati, come riporta in una breve nota il “Il Sole 24 Ore” del 19 novembre. Le difficoltà di mercato dell'olio sono confermate il 18 novembre da “Italia Oggi”. Note dolenti anche per il riso nel bilancio di fine annata tratteggiato dal “Giornale del Piemonte” del 13 novembre, che segnala però una situazione favorevole per la frutta. Per le zucche è invece un anno d'oro, secondo quanto riferisce “Il Secolo XIX” del 18 novembre. Situazione analoga si registra in Sardegna per pelati e conserve che hanno incontrato un aumento delle esportazioni del 110%, stando a quanto si apprende da “Unione Sarda” del 18 novembre. Restiamo nel mondo della trasformazione con Conserve Italia che ha recentemente raggiunto un accordo per distribuire nei supermercati Australiani le sue produzioni con il marchio Cirio. La notizia è riportata da “Italia Oggi” del 18 novembre.
Notizie dal “Palazzo”
Sul fronte legislativo continua la campagna di controllo e prevenzione del caporalato con l'introduzione di norme più restrittive che ora prevedono anche l'arresto, come riferisce “Il Sole 24 Ore” del 14 novembre. Dello stesso argomento si occupa “L'Unità” del 14 novembre con una intervista al ministro per le Politiche agricole Maurizio Martina, dalla quale si evince che i controlli saranno più puntuali e le pene più severe, prevedendo anche la confisca dei beni. Ai giovani sono invece dedicati gli incentivi che prevedono mutui a tasso zero per gli agricoltori sotto i 40 anni di età. I dettagli si possono leggere su “Italia Oggi” del 16 novembre. In Friuli Venezia Giulia “Il Piccolo” del 16 novembre illustra il progetto da un milione di euro per la realizzazione di impianti di irrigazione a goccia.
Non c'è prezzo per il lattte
Il mondo del latte registra il nulla di fatto sulla definizione del prezzo. Se ne parla su numerosi giornali e fra questi “Brescia Oggi” del 13 novembre e il “Il Sole 24 Ore” dello stesso giorno. Entrambi evidenziano il rifiuto degli allevatori all'aumento di un centesimo al litro offerto dalle industrie del latte. Continua così la protesta degli allevatori, scrive la “Gazzetta di Mantova" il 19 novembre e la partita si arricchisce di un inedito ricorso all'antitrust per la presunta posizione dominante di alcune industrie del settore, come si apprende da “Il Sole 24 Ore” del 14 novembre. Che la partita sia alquanto difficile per gli allevatori lo testimonia un reportage riportato da “La Stampa” del 15 novembre che racconta la storia di una azienda cuneese ormai costretta alla chiusura per il basso prezzo del latte.
Ancora Xylella
Continuano per gli olivicoltori pugliesi i problemi conseguenti alla presenza della Xylella. Il programma di abbattimento delle piante, come previsto dal piano di contenimento della malattia, si trova ora in difficoltà per la indisponibilità delle aziende preposte a questo servizio. Se ne discute sulla “Gazzetta del Mezzogiorno” del 16 novembre. In compenso sono stati definiti gli indennizzi spettanti agli olivicoltori che possono arrivare, come puntualizza “Italia Oggi” il 17 novembre, a 146 euro per pianta abbattuta. Altra nota positiva giunge dal via libera al reimpianto degli ulivi, del quale si parla sulla “Gazzetta del Mezzogiorno” del 16 novembre.
19 novembre 2015 Economia e politica