Esiste un Mezzogiorno che può dare ancora di più alla crescita del settore agricolo e dell’occupazione in agricoltura. Lo ha detto oggi stesso il presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo: “Contiamo di accelerare un processo di crescita per l’agricoltura del Sud, di cui si vedono già alcuni segni, la ri-partenza nel Sud e nelle isole, non ha i caratteri (come è accaduto in passato) dell’assistenza o dell’intervento statale, ma si nutre di Sud stesso, di impresa spesso giovane e vocata all’internazionalità”

A fare da sfondo a questa dichiarazione ci sono i progetti di filiera dell’organizzazione agricola, ma anche molto di più. L’11 settembre scorso a Catanzaro è stato depositato un disegno di legge al Consiglio regionale della Calabria che porta le firme di Carlo Guccione, Michele Mirabello, Domenico Bevacqua e Franco Sergi. Le norme intendono favorire l’occupazione in Calabria, valorizzando l’intrapresa e la creazione di impresa nel settore agricolo, mettendo a disposizione dei cittadini calabresi i terreni abbandonati: agricoli e a vocazione agricola di proprietà della Regione Calabria, che si stimano circa 10mila ettari, privilegiando l’imprenditoria giovanile.

La nuova legge regionale intende rendere concreta anche in Calabria questa possibilità e infatti prevede che dopo il censimento dei terreni abbandonati agricoli o a vocazione agricola di proprietà della Regione, verrà istituita una stazione appaltante e i terreni saranno alienati o locati ai sensi della normativa nazionale e regionale vigente.
 
Il prezzo dei terreni da porre a base delle procedure di vendita è determinato sulla base dei valori agricoli medi di legge, come ricavabili dal Decreto del presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327 e successive modificazioni e integrazioni.

“Per favorire – è scritto in una nota – l’intrapresa, ed in particolare quella giovanile, verranno valorizzate e rese fruibili le agevolazioni che a livello nazionale gli Istituti preposti hanno predisposto con specifici accordi.”

La nota si riferisce a quando, lo scorso 28 maggio, come riportato da AgroNotizie, è stata stipulata una convenzione tra Ismea e Regione Calabria volta a favorire in uno l’utilizzo dei terreni pubblici abbandonati di proprietà della Regione Calabria, l’attivazione delle misure di Campolibero in merito e con la possibilità di una integrazione finanziaria con il nuovo Psr Calabria 2014 – 2020, in corso di adozione in Commissione a Bruxelles.

Le norme prevedono anche “per favorire un’occupazione di qualità, che permetta e garantisca una sostenibilità nel tempo delle nuove imprese” agevolazioni e facilitazioni per sostenere i costi di avvio dell’impresa. Le risorse individuate: il Piano operativo plurifondo Fse/Fesr, e il Piano operativo nazionale Yei Garanzia Giovani dedicato alla formazione dei futuri imprenditori agricoli. L'obiettivo è quello di ottenere da subito per i capoazienda i requisiti professionali necessari per il riconoscimento di imprenditore agricolo a titolo principale.
 
I firmatari della proposta di legge hanno inoltre indicato quali saranno i misuratori di successo delle nuove norme una volta in vigore: crescita dell’occupazione, tassi di utilizzo dei terreni oggi abbandonati e introito di risorse da parte della Regione Calabria, in conto fitti e vendite, risorse che saranno utilizzate per contrastare il debito pubblico regionale.