Ci sono argomenti, e quello degli Ogm è fra questi, sui quali ogni richiamo alla ragionevolezza cade nel vuoto. Così la decisione presa in questi giorni a Bruxelles di consentire a ogni Stato di scegliere in autonomia è diventata l'ennesima occasione di scontro fra favorevoli e contrari. E i giornali sono diventati il terreno di battaglia dove esternare, per l'ennesima volta, pareri, sentenze, timori e presunte verità. Si inizia il 13 giugno con il “Corriere della Sera” (ma altri se ne potrebbero citare) che nel commentare le decisioni comunitarie evidenzia una vittoria del fronte del “no-Ogm”. Nello stesso giorno il fondatore di Slow Food, Carlo Petrini, dalle pagine di “Repubblica” sembra di parere opposto e solleva il timore che le multinazionali possano imporre le loro scelte laddove c'è minore attenzione ai temi del “naturale”. Si continua nei giorni seguenti con “La Stampa” del 15 giugno che ospita l'intervento del ministro per le Politiche agricole, Maurizio Martina, che minaccia sanzioni per chi in Italia non rispetterà il divieto alle colture Ogm. Dalle pagine di “Libero” del 19 giugno arriva una difesa a oltranza degli Ogm, oggetto di una campagna denigratoria dettata da superstizione e tesi anti-scientifiche. Bisogna attendere il 18 giugno per leggere un commento che rimette nel giusto equilibrio la contesa. Merito di Elena Cattaneo, dell'università di Milano e recentemente nominata senatrice a vita, che in un articolo a sua firma pubblicato su “Il Sole 24 Ore”, offre spunti per un dibattito ragionevole e non pregiudiziale. Sarà ascoltata? Ne dubitiamo.

Succede a Bruxelles
Altro tema di accese discussioni è quello della Pac e della sua applicazione, argomento che vede la contrapposizione, ma non è una novità, fra Confagricoltura e Coldiretti. Se ne parla sul “Giornale di Brescia” del 15 giugno. E si replica il 19 giugno sulla “Gazzetta di Mantova”. Per conoscere in dettaglio le scelte italiane per l'applicazione della nuova Pac, può essere utile l'articolo pubblicato il 18 giugno su “Italia Oggi”. Restiamo a Bruxelles con la notizia riportata il 17 giugno dal “Corriere della Sera” a proposito della procedura di infrazione che la Ue sta avviando verso l'Italia per la mancata riscossione delle multe latte. Sul tema del latte si registrano poi contrapposizioni fra i Paesi membri, con i grandi produttori del nord Europa che vorrebbero strumenti per aumentare le quote di produzione. Una richiesta, scrive “Italia Oggi” del 18 giugno, che trova la ferma opposizione di Italia, Francia e Regno Unito.

Il mercato? E' anche sul web
Sui mercati c'è forte attenzione per gli accordi di libero scambio fra Europa e Stati Uniti previsti con il Patto atlantico. Gli ostacoli più forti si incontrano quando si parla di denominazioni di origine protetta, come spiega “Italia Oggi” del 18 giugno. A farne le spese è in particolare il Parmigiano Reggiano che dei Dop è un po' il simbolo. Ne parla su “Repubblica” del 17 giugno il patron di Eataly, Oscar Farinetti. Nonostante i molti ostacoli da superare, l'alimentare italiano ha comunque tutti i numeri per poter crescere all'estero, come testimonia un articolo pubblicato da “Avvenire” il 15 giugno. È però un anno difficile per l'export dei salumi e dalle pagine del “Giornale” del 17 giugno si chiede di intervenire per togliere gli ostacoli (burocratici anzitutto) che frenano il settore. Da “Italia Oggi” del 18 giugno si apprende che anche l'olio è in un momento di difficoltà. Non così per quello spagnolo, scrive il 19 giugno “Il Sole 24 Ore”, dove si registrano prezzi in risalita. Un mercato che continua a macinare successi è quello delle vendite sul Web. Le esperienze di Epelia, di Cortilia e di Bioexpress raccontate il 18 giugno da “Italia Oggi”, sono lì a testimoniarlo.

Sott'acqua
Oltre che con il mercato bisogna fare i conti, ancora una volta, con il maltempo. In Puglia, scrive la “Gazzetta del Mezzogiorno” del 17 giugno, i danni maggiori causati da grandine e pioggia si registrano sui vigneti. Dal “Mattino” del 18 giugno si apprende che in Campania oltre ai vigneti i danni sono stati pesanti anche per pomodori e nocciole. Anche l'agricoltura del Lazio non è stata risparmiata dal maltempo, come si apprende dal “Corriere di Rieti” del 18 giugno. Il conto dei danni subiti dall'agricoltura, secondo “L'Unità” del 17 giugno, ammonta a decine di milioni di euro.

Dal Palazzo
Mentre già si pensa a Roma per chiedere lo stato di calamità naturale, come nel caso del Salento, del quale scrive la “Gazzetta del Mezzogiorno” del 18 giugno, dal “Palazzo” giunge la notizia del via libera alle norme che favoriscono l'assunzione dei giovani in campo agricolo e alcune riduzioni sull'Irap (Il Sole 24 Ore, 14 giugno). Arriva infine il decreto battezzato #campolibero che prevede l'istituzione di una rete del lavoro agricolo, i cui dettagli sono riferiti da “Italia Oggi” del 18 giugno. Altro settore sul quale il Governo ha dichiarato l'intenzione di impegnarsi è quello dell'export agroalimentare. Lo ha ribadito il vice ministro allo Sviluppo economico, Carlo Calenda, in occasione di Pitti Uomo. Moda e agricoltura dunque a braccetto, come racconta “L'Unità” del 18 giugno.

Questo articolo fa parte delle collezioni: