L’evento scientifico, organizzato dall’Università di Foggia, ha visto la partecipazione di ben 130 ricercatori provenienti da tutte le parti d’Italia e la presentazione di circa 30 relazioni ed oltre 70 lavori scientifici in forma di poster, di cui il 15% dedicati al tema del’ozono.
Fra gli sponsor del convegno, De Nora Next è stata impegnata in diversi progetti di sperimentazione in laboratorio e in campo tramite la fornitura di sistemi produzione ozono, la consulenza tecnica o la partecipazione diretta a progetti di ricerca.
Cristian Carboni, ozono specialist di De Nora Next, ha contribuito infatti ad alcuni di questi poster finalizzati alla presentazione dei risultati soddisfacenti in termini di qualità, ottenuti dall’applicazione di ozono gassoso su ciliegie, mele, piccoli frutti, uva da tavola, agrumi, lattughino fiori e fronde recise, nella fase di lavaggio della frutta postraccolta, nella frigoconservazione e nell’acqua di conservazione dei fiori.
Le sperimentazioni hanno riguardato sia le applicazioni dell’ozono gassoso sia quelle dell’acqua ozonizzata da sole o in combinazione con altre tecnologie come la refrigerazione passiva: in questo ambito ha destato particolare interesse la presentazione del progetto EcoOrt da parte di Federico Baruzzi del Cnr-Ispa.
L’intento di queste sperimentazioni è di ridurre le perdite post raccolta, garantire che i prodotti ortofrutticoli arrivino al consumatore finale mantenedo al meglio le proprie qualità e proprietà nutrizionali, riducendo i costi legati alle fasi di refrigerazione e trasporto per continura a nutrire il pianeta in modo sostenibile.
In conclusione, Cristian Carboni ha ribadito: “Diventerà fondamentale saper apportare soluzioni per il prossimo futuro considerando le politiche non solo europee, ma mondiali, finalizzate a produrre con migliori risultati, garantendo la salute dei consumatori e degli operatori del settore. L’uso di tecnologie ad ozono può rivelarsi, quindi, uno strumento efficace nel dare un contributo sostenibile per garantire prodotti di qualità, mantenendo bassi i livelli di contaminazione dei prodotti e incrementandone la shelf life".
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: De Nora Next