Inizia oggi a Torino la due giorni della task-force europea di esperti internazionali sul tema della biosicurezza, costituitasi nell’ambito di Plantfoodsec. Il progetto quinquennale è stato avviato nel febbraio 2011 e finanziato con quasi 6 milioni di euro dalla Commissione europea Sicurezza nell’ambito del settimo Programma quadro. Il meeting, preceduto oggi da un workshop sul programma Horizon 2020, si aprirà ufficialmente domani, 7 febbraio, per chiudersi il giorno successivo.

Scopo del progetto Plantfoodsec è creare un network virtuale di livello internazionale sul tema della biosicurezza, è coordinato da Agroinnova, il Centro di competenza per l’innovazione in campo agro-ambientale dell’Università di Torino e vede coinvolti 13 partner, provenienti da 8 Paesi distribuiti in tre continenti.

Nel corso dell'incontro sarà fatto il punto sui risultati del progetto a tre anni dal suo avvio e si evidenzierà l’importanza di una ricerca trasversale multidisciplinare nel campo della biosicurezza, per rispondere tempestivamente a eventuali minacce al sistema agricolo in grado di danneggiare la catena alimentare, creando un pericolo anche per l’uomo.

Il progetto Plantfoodsec si è inizialmente occupato della mappatura, in ordine di priorità, delle coltivazioni maggiormente a rischio e dei patogeni potenzialmente più pericolosi; della messa a punto di modelli efficaci di analisi del rischio e della progettazione di una piattaforma di diagnostica virtuale basata sul web per far fronte in tempi rapidi a eventuali emergenze.

Un aggiornamento dei risultati raggiunti è stato presentato ufficialmente nell’agosto scorso a Pechino al Congresso internazionale di patologia vegetale Icpp 2013. Inoltre, nuovi aspetti si stanno sviluppando all’interno del progetto, in particolare sui temi della fitopatologia forense, dello studio dei patogeni umani trasmessi dalle piante e degli aspetti psico-sociologici legati alla percezione dei temi della biosicurezza e dell’agroterrorismo all’interno della comunità scientifica.