Nubi ovunque, in senso metaforico e non. Chi vive di agricoltura è preoccupato, come tutti ovviamente, per le nubi che gravano sulle scelte politiche di queste settimane e non meno per quelle che vomitano da giorni pioggia sui campi. Tanto che a rischio ci sono le semine, visto che è impossibile entrare nei campi con macchine agricole e trattori. Le cattive condizioni del tempo mettono in difficoltà la prossima raccolta di asparagi e fragole, scrive il “Gazzettino” del 22 marzo, mentre non ci saranno problemi per le barbabietole, come ancora il “Gazzettino” ricorda nello stesso giorno. Il quotidiano piacentino “Libertà” interviene il 25 marzo per segnalare i problemi che si stanno poi registrando per la semina di mais e di altre colture. Venti di tempesta, questa volta in senso figurato, vengono da Bruxelles dopo i recenti accordi sulle modifiche alla riforma della Pac. Modifiche che non escludono robusti “tagli”, che stando a quanto scrive “Italia Oggi” del 27 marzo raggiungeranno nel 2014 la cifra di 1,4 miliardi di euro. Fra le pieghe della proposta di riforma resta il vincolo, evidenziato da “Il Sole 24 Ore” del 23 marzo, di destinare gli aiuti solo ai “veri” agricoltori. Quali saranno i prossimi passaggi della riforma lo spiega il 27 marzo dalle pagine di “Italia Oggi” il presidente della Comagri, Paolo De Castro.

 

Tasse e confusione

Prima ancora dei tagli di Bruxelles, bisogna dedicarsi al complicato dedalo di tasse che incombe sulle aziende agricole. Se ne occupa “Il Sole 24 Ore” del 25 marzo a proposito del reddito dominicale, specificando in quali situazioni può essere assoggettato all'Irpef e come vada interpretato per il calcolo dell'Imu. Preoccupati per l'esagerata pressione fiscale lo sono i floricoltori liguri, sui terreni dei quali pesano gli altissimi estimi catastali che si riflettono sulle tariffe dell'Imu, come spiegato da “Il Secolo XIX” del 27 marzo. Resta nel limbo invece il patentino per la guida dei mezzi agricoli. Ne parla il 26 marzo “Italia Oggi” per ricordare che manca il decreto attuativo che doveva disciplinare la materia. La norma che ne prevedeva l'obbligatorietà è dunque inapplicabile. Come troppo spesso accade. C'è confusione pure per l'applicazione dell'articolo 62, quello che prevede pagamenti in tempi definiti. A quanto scrive “Italia Oggi” del 28 marzo per la cessione di prodotti agricoli la norma nazionale è superata da quella comunitaria. E il groviglio si fa più fitto. Per ridarci un po' di ottimismo, arriva la notizia del boom registrato dalle iscrizioni alle facoltà di Agraria che si è registrato in alcuni atenei. Avremo più agricoltori laureati, scrive “Repubblica” del 27 marzo.

 

Tutti a brindare

Con l'avvicinarsi dell'appuntamento con il Vinitaly di Verona, che si terrà dal 7 al 10 aprile, molti quotidiani dedicano la loro attenzione al vino, come nel caso de “Il Sole 24 Ore” che propone un'analisi della viticoltura nella Ue, dove i molti espianti di vigneti hanno portato alla “rottamazione” di quasi 300mila ettari, con l'ovvia conseguenza di una sensibile riduzione della produzione di vino. In attesa del Vinitaly “La Stampa” del 24 marzo dedica la sua attenzione alle altre manifestazioni dedicate al settore che si svolgono nella Ue, prima il Prowein di Dusseldorf e poi, in giugno, il Vinexpo di Bordeaux. A proposito del salone tedesco di Dusseldorf, “Il Secolo XIX” del 27 marzo evidenzia la larga partecipazione di produttori italiani. Più vicino al Vinitaly l'articolo dedicato da “La Stampa” all'evento OperaWine, una grande degustazione in programma a Verona per sabato 6 aprile, una sorta di “prova generale” al salone veronese del vino.

 

Tosaerba a quattro zampe

“Curiosi” gli articoli che riguardano il mondo degli allevamenti, a iniziare dalla notizia riportata da “Repubblica” del 27 marzo a proposito di un “esperimento” che si sta conducendo a Parigi. I prati degli “Archives de Paris”, abbandonati all'incuria, saranno affidati alle “cure” di un gregge di 14 pecore sul cui appetito si conta per tenere il prato ben rasato. Pronti ad estendere ad altre aree l'esperimento in caso di successo. Ma che l'esito sia positivo c'è da dubitarne...Più concreto l'articolo che si può leggere sull'edizione milanese del “Corriere della Sera” del 22 marzo. Si racconta una giornata passata in compagnia di un veterinario. E si capisce perché gli alimenti made in Italy possano vantare i migliori standard di sicurezza. A proposito di sicurezza, fa discutere in questi giorni l'applicazione di una nuova norma decisa nel 2008, che prevede che la mozzarella di bufala Dop sia prodotta in caseifici dove non siano presenti altre destinazioni del latte. Ma a quanto pare i caseifici non sono d'accordo. Le ragioni del contendere sono spiegate sul “Mattino” del 27 marzo. Acque agitate anche in casa del Parmigiano Reggiano, dove si sta per rinnovare la presidenza del Consorzio di tutela, oggi guidato da Giuseppe Alai. I dettagli si possono leggere su “Prima Pagina” del 27 marzo.