Prosegue Abrate: “Aumentare le rese, diminuire il livello di mortalità degli animali in allevamento, ridurre l’impatto ambientale delle colture: sono queste le sfide che la ricerca dovrà vincere per supportare lo sviluppo dell'agricoltura europea”.
Resta il problema del reperimento delle risorse. “La frammentazione produttiva del tessuto imprenditoriale agricolo europeo – spiega Abrate – impedisce di avere a disposizione i fondi di cui la ricerca ha bisogno. Siamo convinti come cooperatori che i Paesi debbano investire maggiori risorse pubbliche in questo campo. Occorre aggregarsi e promuovere progetti internazionali. Iniziative come queste del congresso europeo degli agricoltori sono un’occasione per creare sinergie tra gli attori delle filiere agricole dei diversi Paesi dell’Unione”.
Il tema degli Ogm è stato affrontato dai relatori: “Sul tema l’Europa è divisa – ha proseguito Abrate – ma guai a ragionare solo sulla base di sentimenti populisti e senza un adeguato supporto della ricerca scientifica. La sperimentazione in questo campo non può e non deve essere fermata. Dobbiamo affrontare questi temi in maniera laica senza ideologismi o derive popolari”.
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Fonte: Confcooperative