L'euro debole fa volare le esportazioni nei Paesi extracomunitari come Stati Uniti (+35,4%) e Giappone (+38%) in termini tendenziali con effetti anche per l'agroalimentare che regista buone performance in questi Paesi. 

E' quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi al commercio estero nei Paesi extra Ue a giugno. Le esportazioni di vino in Cina – sottolinea la Coldiretti – sono aumentate in valore del 25% mentre quelle di pasta negli Usa del 24% nei primi quattro mesi del 2012 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. 

"L'andamento delle esportazioni è un elemento positivo per l'economia nazionale dal quale dipendono molte delle opportunità di ripresa – nota Coldiretti –A crescere sono soprattutto gli elementi simbolo del made in Italy a significare che nel grande mare della globalizzazione l'Italia si salva solo ancorandosi a quei prodotti, quei manufatti, quelle modalità di produzione che sono espressione diretta dell'identità italiana, dei suoi territori, delle sue risorse umane".