L'agriturismo piace, e tanto: in un periodo di generale flessione dei consumi che ha visto l'insieme del turismo italiano fermo a crescita zero, il settore ha chiuso il 2011 con un +9,6% di presenze rispetto all'anno precedente. Un dato definito "sorprendente" anche dagli operatori del settore. "Un segnale di grande vitalità e riscuotendo particolare successo presso i visitatori stranieri" ha commentato Vittoria Brancaccio, presidente di Agriturist, il grande portale italiano legato a Confagricoltura, nel corso della conferenza stampa annuale che si è svolta il 20 marzo a Roma per fare il punto sullo sviluppo dell'agriturismo e presentare la Guida alle vacanze in fattoria 2012.
All'incontro ha partecipato anche il presidente della Confagricoltura, Mario Guidi.
"Vorrei innanzitutto sottolineare - ha premesso Guidi - che l'agriturismo è agricoltura. L'agricoltura che innova, e investe sulla qualità dei prodotti e dell'accoglienza, sul bello del paesaggio e della natura, sul valore delle proprie aziende".
Innovazione, qualità e trasmissione delle emozioni agli ospiti sono i cardini dell'agriturismo, come ha ricordato il presidente di Confagricoltura. "Aspetti da migliorare, ma che sono già percepibili sfogliando la guida di quest'anno, da cui si evince - ha notato Guidi - l'entità degli investimenti fatti dalle aziende".
Il nodo dell'Imu
Tra i temi caldi affrontati durante l'incontro anche l'Imu, la nuova Imposta municipale unica, introdotta con l'ultima riforma, contro la quale hanno già levato gli scudi tutte le organizzazioni agricole.
"L'Imu - ha puntualizzato la presidente di Agriturist - rischia di vanificare gli investimenti delle nostre aziende e il recupero dello straordinario patrimonio edilizio rurale del nostro Paese".
"Stiamo discutendo col Governo - ha spiegato il presidente di Confagricoltura - e abbiamo ben presenti le conseguenze dell'Imu anche sugli edifici destinati all'agriturismo. Riteniamo sia stata notevolmente sottovalutata la base imponibile, per cui chiediamo che si ricalcoli il gettito reale in modo che corrisponda a quello programmato".
2012: alla scoperta dell'agriturismo!
"Abbiamo bisogno - ha rilanciato Brancaccio - di un coordinamento delle politiche agricole, ambientali, culturali e urbanistiche. Non possiamo continuare a subire lo sfregio delle risorse territoriali che sono alla base del nostro lavoro".
Tra le priorità da mettere in atto, "Chiediamo al Dipartimento del turismo di smettere di chiamare 'minore' il settore agrituristico, che invece a tutti gli effetti non lo è - ha detto Brancaccio - Sollecitiamo inoltre un coordinamento più stringente per la politica dei beni culturali e chiediamo di cessare la sottrazione di suolo all'agricoltura avviando un programma di riqualificazione degli spazi già edificati; l'Agriturist inoltre reclama una politica che agevoli il turismo sostenibile ed una riorganizzazione della promozione turistica, soprattutto tramite internet, coinvolgendo ogni risorsa del territorio nazionale".
"Non da ultimo l'associazione - ha precisato Brancaccio - chiede un'armonizzazione della rete dei trasporti e dei servizi affinché il turista possa visitare il nostro Paese in condizioni di ragionevole 'buona accoglienza'".
"L'agriturismo - ha concluso Guidi - è nato in Confagricoltura, per offrire agli imprenditori agricoli l'opportunità di valorizzare le specificità delle proprie aziende e della propria terra. Ora dobbiamo unire queste specificità, metterle a sistema, comunicare più efficacemente col mercato. E lavorare sulle politiche territoriali per migliorare la fruizione della nostra ospitalità, i servizi al turista, i trasporti. Da qui in poi, il nostro messaggio sarà: 'Alla scoperta dell'agriturismo!'"
La Conferenza stampa si è conclusa con l'intervento del direttore di Agriturist, Giorgio Lo Surdo, che ha illustrato le previsioni dell'Associazione sull'andamento della domanda di turismo e di agriturismo nel 2012: "L'agriturismo rappresenta un fiore all'occhiello dell'offerta turistica italiana, anche al di là della sua consistenza ricettiva che, peraltro, è arrivata a circa 215 mila posti letto. L'apprezzamento dei turisti stranieri, conferma una qualità di accoglienza che compete efficacemente con l'offerta di molti altri paesi concorrenti. Stato e Regioni devono promuoverlo con maggiore impegno".
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Fonte: Agriturist