La Cia, Confederazione italiana agricoltori esprime soddisfazione per la volontà del commissario europeo all'Agricoltura Dacian Ciolos di creare un gruppo ad alto livello per analizzare lo stato di salute e gli scenari futuri della vitivinicoltura nell'Ue

E' un riconoscimento importante per un settore simbolo dell'agricoltura mediterranea e strategico per molti Paesi dell'Unione. In Europa si consuma il 57% e si produce il 65% del vino del pianeta, con una grande capacità di esportazione, che non rappresenta solo un valore economico, ma anche storico, evocativo e culturale. 

"La costituzione del gruppo di alto livello - rileva la Cia - è un'occasione per proiettare il comparto a un ulteriore sviluppo, prefigurando le politiche più adeguate". La Cia non ritiene però opportuno concentrare l'attenzione alla difesa di strumenti cristallizzati, che limitano il dinamismo del settore.

"Occorre invece rafforzare - conclude l'organizzazione - il legame tra vitivinicoltura e territorio e organizzare la filiera con strumenti innovativi, che valorizzino l'autoregolamentazione, promuovano la qualità, stabilizzino i redditi dei viticoltori ed accrescano la loro forza contrattuale lungo la filiera".