Solo quando si analizzano le statistiche si realizza quanto alto sia il livello d'incidenti che affliggono il nostro settore. Morti, feriti, invalidi. Una guerra passata troppo spesso sotto silenzio, gettata come tante altre notizie nel calderone dell'informazione sedicente moderna, più attenta al look di Lady Gaga che a temi sensibili e problemi concreti, come la sicurezza sul lavoro, appunto.

Nei campi ci si può ferire infilando le mani nelle parti in movimento, oppure ferirsi o morire nel ribaltamento del proprio trattore. Ci sono anche agricoltori che incorrono in incidenti legati alla gestione poco sicura delle balle di fieno e paglia. Proprio loro: quelle balle che vengono messe a copertura degli spigoli e dei marciapiedi nei circuiti ciclistici, per salvaguardare i corridori in caso di caduta, in campagna e in azienda possono essere loro a decretare la morte o il ferimento degli agricoltori che le hanno prodotte.
Secondo alcuni dati francesi, ci sono circa cento incidenti ogni anno causati dalla cattiva gestione delle balle di fieno e paglia. Un quinto, cioè circa una ventina, causano ferite gravi. Preoccupa inoltre che questi dati tendono a peggiorare nel tempo.

Una balla da 300 kg che cada dall'alto di un fienile può colpire con una forza sufficiente a far danni uguali a una caduta dal settimo piano di un palazzo. Questo è il motivo per cui ogni pratica di campagna deve essere improntata al massimo dell'attenzione e della sicurezza. Le balle vanno infatti trasportate, in campo e su strada, sollevate, stoccate, prelevate e utilizzate. Per questo l'attenzione va posta dal principio, curando per esempio la forma della balla stessa, tale che risulti regolare e bilanciata.
Vanno evitati i pallet, che possono spezzarsi e fare cadere la balla durante le fasi di movimentazione (un pallet non sopporta più di 300 kg). Evitare poi le manovre "accorciatempo" quando le balle le si debba sollevare e stoccare, dedicando particolare attenzione alla loro corretta distribuzione sulla soletta del fienile, in modo da evitare sovraccarichi strutturali e disomogeneità di stoccaggio, che come minimo provoca una perdita di efficienza al momento del loro utilizzo.
Come massimo provocano cadute accidentali quando vi si rimetta mano. Durante i procedimenti di stocccaggio è bene peraltro tenere a distanza di sicurezza gli eventuali collaboratori non coinvolti direttamente nell'operazione stessa, i quali sono più esposti agli incidenti ancor più dell'operatore protetto dalla cabina.

Sono solo alcuni dei consigli operativi che possono evitare brutte esperienze. La prima regola fondamentale, in ultima analisi, è l'utilizzo di una "mentalità sicura" proprio da parte degli operatori, i quali non possono non sentirsi parte di quel processo culturale mirato all'eliminazione degli incidenti nel comparto agricolo.