Continua nel 2009 l'ottimo andamento dei consumi di alimenti biologici in Italia. E' quanto emerge dai dati diffusi dall'Ismea - Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare sul settore biologico. Gli acquisti domestici di prodotti biologici confezionati, spiega l'Ismea, registrano nel 2009 un incremento in valore del 6,9%, superiore a quello già segnato nel 2008 (+5,2%).

Il biologico, sottolinea l'istituto, conferma la sua vitalità in un momento di generale stagnazione della domanda interna di prodotti alimentari che non risparmia neanche i segmenti di qualità certificata, come le Dop e le Igp (-1,3% la flessione della spesa rispetto al 2008) e i vini Doc, Docg e Igt (-8,1% la contrazione degli acquisti in valore a fronte di volumi di vendita sostanzialmente invariati). 

Tra le singole referenze bio, le migliori performance di mercato, precisa l'Ismea, si rilevano per l'ortofrutta fresca e trasformata (+26,6% l'incremento in valore su base annua) e per le uova (+21,8%), mentre gli acquisti di bevande e pane (e suoi sostituti) crescono a ritmi più contenuti (rispettivamente del 5,7% e del 8,7% ) e quelli dei prodotti lattiero caseari segnano una flessione dell'1,9%. Calano nel 2009 anche i consumi di alimenti per la prima colazione (the, caffè, biscotti e dolciumi), con un meno 2,7%, della pasta e del riso (-2%), degli olii (-3,3%) e degli alimenti per l'infanzia che, dopo il buon andamento del 2008, segnano una battuta d'arresto (-15,7%). Ortofrutta, prodotti lattiero caseari e alimenti per la prima colazione, prosegue l'Ismea , confermano anche nel 2009 la loro leadership nel mercato, incidendo nel complesso per oltre il 54% sul totale degli acquisti di prodotti biologici.

A livello geografico il consumo bio resta una caratteristica prevalentemente del nord Italia. Nelle regioni settentrionali si concentra, infatti, più del 70% degli acquisti nazionali (il 43,1% nel nord-ovest e il 27,9% nel nord-est), mentre il centro, inclusa la Sardegna, e il meridione rappresentano rispettivamente il 21,6% e il 7,5% del totale.

Riguardo, infine, alla ripartizione degli acquisti bio per canale distributivo (la rilevazione non include i negozi specializzati), prosegue nel 2009, conclude l'Ismea, la crescita degli acquisti nella grande distribuzione organizzata, in particolare negli ipermercati, che registrano un incremento del 14,7%, mentre di gran lunga più contenuto è risultato l'incremento nei supermercati (+1,5%).