Una polenta ogm senza micotossine, uguale nel sapore a quella tradizionale ma più sicura per la salute e per l’ambiente, come testimonial - a Fieragricola - dell’operazione trasparenza voluta da Confagricoltura e presentata ieri a Verona in apertura della 109 edizione della manifestazione.

Per Confagricoltura "va superato l’approccio ideologico che sino ad oggi in Italia ha reso gli ogm un argomento tabù. Ne consegue, come si evince da un’indagine Ispo realizzata per l’occasione, che oltre il 40% degli italiani non conosce il significato della parola Ogm.
Per il presidente di Confagricoltura, Federico Vecchioni, ”occorre superare un approccio ideologico che sino ad oggi in Italia ha reso gli ogm un argomento tabù. Per questo lo scenario di Fieragricola potrà essere un luogo di riflessione e confronto su un tema che i nostri associati considerano potenzialmente strategico per il futuro di un settore difficoltà”.

La polenta ogm utilizza alcune varietà di mais che sono un autentico sistema di prevenzione dalla contaminazione della pianta da muffe e micotossine pericolose come le fusariotossine o le aflatossine. Queste ultime in particolare sono il cancerogeno più potente in natura e si sviluppano nel mais ‘naturale’ colpito da piralide.
Il rischio tossine, secondo gli studi, sarebbe ridotto con l’utilizzo di varietà geneticamente modificate: il mais ogm risulta 10-15 volte meno colpito da piralide rispetto al mais tradizionale.