"Fra due giorni sarà la vigilia di Natale, un momento di grande convivialità vissuto, anche a tavola, nel segno delle tradizioni. Fra le più importanti, per le famiglie italiane, c'è quella del dolce. Ogni Regione ha una sua identità ed il suo tipico dolce natalizio: dagli struffoli campani alle pabassinas sarde; dalle carteddhate pugliesi ai mustazzoli siciliani, dal pandolce ligure allo zelten trentino. Ad unire Nord e Sud del Paese restano i simboli della tradizione natalizia per eccellenza: il panettone e il pandoro. Vorrei dunque ricordare a tutti l'importanza di acquistare e mangiare dolci made in Italy, siano essi quelli artigianali, tipici della tradizione regionale, oppure i prodotti dell'industria dolciaria, sicuri e genuini come gli auguri che ci si scambierà la notte del 24 dicembre". 

Con queste parole, a pochi giorni dal Natale, il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia invita i consumatori a scegliere le specialità dolciarie natalizie custodi della storia delle regioni italiane e, nel caso di pandoro e panettone, ambasciatori del "made in Italy" nel mondo; i due dolci tradizionali infatti sono sempre più apprezzati a livello internazionale, dalla Spagna agli Stati Uniti, fino in Corea.

Tutelati dall'Aidi, l'Associazione Industria Dolciaria Italiana, dal 22 luglio del 2005 la qualità di Panettone e Pandoro è garantita da un Decreto, adottato congiuntamente dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e da quello delle Attività Produttive, che stabilisce la definizione e la composizione di questi prodotti da forno tipici della tradizione italiana. In base a questa specifica normativa, soltanto i prodotti che rispettano il disciplinare produttivo stabilito nel Decreto potranno utilizzare la denominazione riservata Panettone e Pandoro. 

"Anche in questo caso dunque – ha precisato il ministro Zaia – i consumatori possono verificare, attraverso l'etichetta, la qualità del prodotto che intendono acquistare per portare in tavola ciò che di meglio offre la tradizione". 

Anche la Cia (Confederazione italiana agricoltori) sottolinea come gli italiani puntino sempre di più sui dolci natalizi made in Italy, che sembrano non conoscere crisi: le vendite di panettoni e pandori infatti non registrano flessioni, anzi per quelli "artigianali" si ha un aumento del 5% rispetto allo scorso anno. Secondo la Cia questo successo è dovuto dovuto anche alla nostra agricoltura che fornisce materia prima di grande qualità, come latte, uova, burro, frutta, farina e zucchero. Questi prodotti - rimarca la Cia - si confermano tra i più amati dagli italiani per il periodo natalizio: secondo le stime della Cia per queste feste si venderanno piu' di 120 milioni di confezioni di panettoni e pandori per un giro d'affari che si avvicina ai 650 milioni di euro. Sono in aumento, oltre a quelli "artigianali", quelli classici (piu' 2 per cento rispetto al 2007), mentre quelli farciti perdono terreno. 

Anche lo spumante italiano si difende bene, nota la Coldiretti: "oltre il 98% dei brindisi nelle case degli italiani saranno con spumante made in Italy che vince nettamente sullo champagne e conquista mercati  anche all'estero dove la crescita delle esportazioni è stata pari al 30% nei primi otto mesi del 2008". Il successo dello spumante italiano - sottolinea la Coldiretti - è il frutto della forte crescita in Gran Bretagna dove le spedizioni sono più che raddoppiate in valore (+115%) ed è diventata il primo mercato superando addirittura la Germania dove la crescita in valore è stata dell'11%; al terzo posto si posizionano gli Stati Uniti con una sostanziale stabilità. Tra Italia ed estero, durante le festività natalizie si prevede che saranno stappate quasi 120 milioni di bottiglie, pari al 40% della produzione nazionale stimata attorno alle 300 milioni di bottiglie".

Nell'ambito dei preparativi alle imminenti festività natalizie, il ministro Zaia raccomanda di affidarsi il più possibile a prodotti italiani e locali, e non solo per i dolci: "La nostra non è una crociata contro questo o quel prodotto, ma per avvisare i consumatori che non ci si può più permettere di preferire frutta, come l'ananas, che deve viaggiare per il mondo prima di arrivare sulle nostre tavole, quando l'Italia può contare su un paniere di 4.500 prodotti tipici", ha detto il ministro. "A Natale – ha proseguito Zaia – gli italiani dovrebbero consumare prodotti del nostro territorio, come lo zampone e il cotechino. Un'alternativa alla frutta esotica e fuori stagione sono i frutti tipici della tradizione italiana come le arance, i mandarini e i kiwi. Di quest'ultima coltivazione, tra l'altro, l'Italia è uno dei primi produttori al mondo".