La Commissione europea ha approvato una comunicazione in cui propone di migliorare il funzionamento della filiera alimentare, così da abbassare i prezzi al consumatore.
I prezzi dei generi alimentari sono già scesi notevolmente dai livelli record di alcuni mesi fa, ma le cause che sottendono all’impennata dei prezzi delle materie prime agricole nel medio periodo, tra cui restrizioni normative, scarsa concorrenza e speculazione, rimangono latenti e vanno affrontate.
'Tra agosto 2007 e luglio 2008, l’inflazione nel settore alimentare ha fatto crescere di circa un terzo l’inflazione complessiva, colpendo in particolar modo le famiglie con redditi modesti. Nell’attuale recessione economica, dobbiamo inviare un segnale chiaro della nostra serietà nel rimuovere le rigidità ed altri fattori che ostacolano il funzionamento ottimale dei mercati. Così facendo, non solo garantiremmo al consumatore prezzi più competitivi e non distorti, ma proteggeremmo anche il potere d’acquisto dei cittadini più vulnerabili e incentiveremmo l’occupazione', ha dichiarato il commissario per gli Affari economici e monetari Joaquín Almunia.
'La politica agricola è chiamata a svolgere un ruolo di primo piano per assicurare che le derrate alimentari siano vendute al consumatore a prezzi ragionevoli. La recente 'valutazione dello stato di salute' della Pac ha introdotto modifiche intese ad affrancare gli agricoltori perché possano rispondere meglio ai segnali del mercato. Spero che riusciremo anche ad eliminare alcune delle restrizioni al commercio internazionale dei prodotti alimentari mediante un accordo equilibrato nell'ambito dei negoziati commerciali multilaterali del Doha Round', ha affermato la commissaria per l’Agricoltura e lo Sviluppo rurale Mariann Fischer Boel.Continua

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