Si è tenuta ieri - 17 novembre 2025 - a Bruxelles la riunione dei ministri dell'Agricoltura e della Pesca al Consiglio Agrifish. A rappresentare l'Italia è stato il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida.

 

Un vertice ancora interlocutorio rispetto alle decisioni da assumere sulla Politica Agricola Comune post 2027, durante il quale l'Italia ha colto l'occasione per ribadire la propria posizione in fatto di architettura della Pac, come uscita dalla proposta, pure modificata, della Commissione Ue. Un'occasione anche per riaprire il confronto sul ruolo dell'Ucraina nelle relazioni commerciali con i Paesi membri dell'Unione, in vista di un suo ingresso nel consesso unionale.

 

La discussione sulla Pac

I ministri hanno avuto una discussione più ampia sulla sicurezza alimentare e sull'orientamento del sostegno, nonché sulla preparazione alle crisi e sulle scorte. Hanno avuto l'opportunità di condividere le loro opinioni sulla possibilità o meno che il sostegno al reddito proposto per la Pac dopo il 2027 possa raggiungere l'obiettivo di rafforzare la sicurezza alimentare.

 

Hanno inoltre scambiato opinioni su quali rischi per la sicurezza alimentare possano essere affrontati con scorte di prodotti agricoli, mantenendo al contempo una Politica Agricola Comune orientata al mercato.

 

È stato ampiamente sostenuto l'obiettivo di garantire flessibilità agli Stati membri nell'attuazione dei pagamenti diretti. Molte delegazioni si sono mostrate scettiche nei confronti dell'introduzione di un massimale e della degressività. Molte hanno ritenuto che i pagamenti diretti dovessero essere destinati agli agricoltori la cui principale fonte di reddito fosse la produzione alimentare, mentre altre hanno ravvisato la necessità di fornire tale sostegno anche agli agricoltori part time.

 

Le delegazioni hanno inoltre espresso un sostegno generale in relazione alle scorte alimentari per garantire la preparazione alle crisi, sottolineando al contempo la necessità di garantire il corretto funzionamento del mercato.
Il Consiglio ha inoltre preso atto delle informazioni fornite dall'Italia, sostenuta da Bulgaria, Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia, Portogallo e Slovacchia, su una riforma della Politica Agricola Comune più mirata ad affrontare le sfide future.

 

Le richieste dell'Italia sulla Pac

In particolare, il ministro dell'Agricoltura italiano, Francesco Lollobrigida, nel corso della riunione ha detto: "Gli agricoltori, ai quali si chiede uno sforzo importante per il miglioramento della sostenibilità, hanno bisogno di certezze che la proposta della Commissione non assicura, a cominciare dagli aspetti finanziari.

Le risorse per l'agricoltura a nostro avviso sono semplicemente insufficienti. Come si fa a parlare di ricambio generazionale, di importanza dell'agricoltura nella difesa del territorio, di contrasto allo spopolamento delle aree rurali se l'Unione Europea con la proposta che stiamo discutendo è la prima a non credere a questi obiettivi?" si chiede il ministro Lollobrigida.

 

"Il pacchetto normativo - aggiunge Lollobrigida - va profondamente rivisto, occorre intervenire sulla sostanza e con coraggio. Le recenti modifiche - proposte dalla presidente von der Leyen al quadro complessivo - sono solo un piccolo passo e completamente insufficiente rispetto alle nostre richieste".

 

"Il rischio di rinazionalizzazione delle politiche agricole - ha sottolineato il ministro italiano - è evidente così come il rischio di creare delle disparità tra agricoltori di diversi Stati membri, minandone una visione strategica comune. Sarebbe stato molto più saggio proseguire con gli attuali Piani Strategici, introducendo le necessarie semplificazioni, come abbiamo iniziato a fare con il pacchetto Omnibus. Pertanto, anche da questo punto di vista, penso si debba fare una profonda modifica della proposta, non limitandosi a spostare le norme da un regolamento all'altro, ma dando alla Politica Agricola Comune la dignità che merita".

 

Infine, rivolgendosi direttamente al commissario all'Agricoltura, il lussemburghese Christophe Hansen, Lollobrigida ha detto "Caro commissario Hansen, confido nel tuo impegno per difendere la Pac e gli agricoltori europei che aspettano segnali concreti di cambiamento, sia sul piano finanziario, che su quello delle regole di gestione".

 

Le delegazioni avevano già preso atto del documento informale della Commissione sull'adeguamento della proposta sulla futura Politica Agricola Comune e sulla struttura del bilancio: ovvero un 10% di risorse da recuperare sul Fondo Unico con un vincolo per gli Stati membri di perseguire un "obiettivo rurale" , la possibilità per le singole regioni di fare ricorso alla Commissione Ue per lamentare eventuali malversazioni da perte degli Stati membri nell'attribuzione delle risorse.

 

Pac post 2027, l'iter fino ad ora seguito

Il 16 luglio 2025, la Commissione aveva presentato le sue proposte per la Politica Agricola Comune dopo il 2027: solo 300 miliardi di euro riservati al settore nel periodo 2028-2034, un taglio di 20% rispetto all'attuale periodo di programmazione, Piani di Attuazione Nazionali, abolizione delle differenze tra Primo e Secondo Pilastro, e Fondo Unico insieme alle politiche di coesione.

 

A settembre, la Presidenza aveva informato le delegazioni che avrebbe organizzato discussioni tematiche su diversi aspetti delle proposte nelle prossime sessioni del Consiglio. La prima discussione, nella sessione del Consiglio di ottobre, si è concentrata sull'architettura verde. La seconda, a novembre, si è concentrata su come l'orientamento degli aiuti possa contribuire alla sicurezza alimentare.

 

Le discussioni tematiche sulla futura politica agricola comune proseguiranno nella prossima sessione del Consiglio, l'11 e 12 dicembre 2025, dove si prevede che il tema sarà innovazione e semplificazione.

 

Relazioni più strette tra Ue e Ucraina

Ieri, 17 novembre 2025, all'ordine del giorno del Consiglio, i ministri dell'Agricoltura hanno discusso questioni commerciali e recenti sviluppi. In vista della recente entrata in vigore dell'accordo aggiornato sulla "zona di libero scambio globale e approfondito con l'Ucraina", la presidenza ha proposto di porre particolare enfasi sulla questione delle relazioni più strette tra Ue e Ucraina. La questione del commercio con l'Ucraina è stata esaminata regolarmente in seno al Consiglio sin dall'invasione su vasta scala della Russia nel 2022. Il Consiglio ha preso atto delle informazioni fornite dalla Commissione e delle osservazioni delle delegazioni.

 

Le delegazioni hanno sottolineato che l'Ucraina è un importante esportatore di alimenti e mangimi verso l'Ue, sostituendo in parte le precedenti esportazioni dalla Russia. L'Ucraina ha inoltre il potenziale per diventare un partner ancora più importante in questioni come la diversificazione proteica.

 

Relazioni internazionali e Mercosur

Il Consiglio ha inoltre scambiato opinioni sui recenti sviluppi nel commercio agroalimentare dell'Ue e sugli accordi e negoziati commerciali a livello bilaterale e multilaterale. Molti ministri hanno sottolineato la necessità di adeguate misure di salvaguardia, incentrate sui prodotti sensibili.

 

Le delegazioni hanno commentato gli scambi commerciali con gli Stati Uniti al fine di migliorare l'accesso al mercato per prodotti dell'Ue come vino, alcolici e olio d'oliva. Per quanto riguarda il Mercosur, le delegazioni hanno sottolineato la necessità di un'efficace attuazione del meccanismo di salvaguardia annunciato dalla Commissione.

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Il Consiglio ha inoltre preso atto delle questioni sollevate dall'Italia e dal Belgio rispettivamente sul futuro del settore risicolo dell'Ue e sull'inchiesta antidumping cinese sulla carne suina europea.

 

Jacob Jensen, ministro danese per l'Alimentazione, l'Agricoltura e la Pesca e presidente di turno del Consiglio Agrifish ha detto: "Le discussioni odierne sottolineano tre priorità: dobbiamo concentrarci sulla sicurezza alimentare e sulla definizione degli aiuti, abbiamo bisogno di stretti scambi commerciali agricoli con l'Ucraina e abbiamo bisogno di una reale semplificazione della normativa alimentare dell'Ue".