L’impiego degli agrofarmaci comporta rischi per la salvaguardia dell’ambiente, legati alla loro manipolazione durante le fasi di preparazione della miscela fitoiatrica, di riempimento delle macchine irroratrici e di pulizia a fine trattamento, ma anche allo smaltimento dei prodotti reflui del trattamento (volumi di miscela residua, acque di lavaggio delle attrezzature, contenitori dei prodotti fitosanitari vuoti). Si stima infatti che buona parte (dal 50% e fino al 90%) dell’inquinamento delle acque da prodotti fitosanitari sia dovuto a sorgenti puntiformi, cioè a fenomeni di contaminazione che si producono sistematicamente nello stesso punto, tipicamente nei luoghi del centro aziendale per il riempimento e/o al lavaggio delle macchine irroratrici.
Tali fonti d’inquinamento derivano, generalmente, da una gestione poco rispettosa dell’ambiente e possono essere limitate con una presa di coscienza del problema da parte degli agricoltori e con alcune modifiche alle attuali pratiche adottate in azienda.
A questo proposito, il Progetto europeo Topps - Training of operators to prevent pollution from point sources, co-finanziato dall’Unione europea nell’ambito dei Progetti Life-Ambiente e dall’Associazione europea dei produttori di agrofarmaci (Ecpa), intende sensibilizzare gli agricoltori europei sull’importanza dell’inquinamento puntiforme da agrofarmaci e sulle strategie per prevenirlo. Per l’Italia partecipa il Deiafa dell’Università di Torino, che coordina un gruppo di lavoro formato da Agrofarma, dalle Organizzazioni agricole, dal ministero dell’Ambiente, dall’Unacoma, dall’Unima e dal Consorzio fitosanitario di Reggio Emilia.
Il progetto si basa sui principi della lotta integrata e interessa tematiche legate all’impiego degli agrofarmaci, come ad esempio l’uso, la manutenzione e la regolazione delle macchine irroratrici, il trasporto, lo stoccaggio e la manipolazione degli agrofarmaci nell’azienda agricola, o le fasi di preparazione delle miscele fitoiatriche e lo smaltimento dei reflui del trattamento e la pulizia delle
attrezzature impiegate per la distribuzione.
 
L’indagine Topps
 
Nel corso del 2007, presso 6 aree pilota individuate nell’ambito del Progetto (in Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Italia e Polonia) è stata condotta un’indagine per verificare quali pratiche adottano gli agricoltori per la manipolazione dei prodotti fitosanitari e quali attrezzature e infrastrutture per la prevenzione dell’inquinamento sono disponibili presso le aziende.
E’ stato preparato un questionario tecnico, con 65 domande a risposta guidata, sottoposto ad un campione di agricoltori europei, in tutto 698.
Il questionario, presentato agli agricoltori da tecnici delegati, è stato compilato direttamente in azienda. L’indagine ha evidenziato come, soprattutto in Italia, vengano adottate pratiche potenzialmente rischiose in termini di inquinamento puntiforme delle acque da agrofarmaci.
La situazione attuale, in Europa, non è ottimale, soprattutto in Paesi, come l’Italia, dove non sempre vi è una grande sensibilità alle problematiche ambientali e dove l’elevata frammentazione delle aziende agricole rende più difficile l’adeguamento delle attrezzature e delle infrastrutture. Emerge l’importanza di promuovere attività di formazione per gli agricoltori, che consentano di comprendere l’importanza della prevenzione dell’inquinamento puntiforme da agrofarmaci e di operare le scelte più idonee ed applicabili nel contesto aziendale.
In questo senso, uno strumento utile è rappresentato proprio dalle Linee Guida Topps Bmp (Best management practices) concordate a livello europeo tra i partners del Progetto e pubblicate in Italia a cura dell’Università di Torino. Il documento, che fornisce indicazioni su come operare correttamente nelle diverse fasi della gestione dei prodotti fitosanitari nell’azienda agricola, può essere scaricato dalla sezione italiana del sito internet di Topps (www.topps-life.org).
 
Si ringraziano Paolo Balsari, Gianluca Oggero, Paolo Marucco del Dipartimento di Economia ed ingegneria agraria, forestale ed ambientale (Deiafa) – Università di Torino, per la disponibilità e la collaborazione.

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