I programmi di aiuto alimentare non devono impedire lo sviluppo della produzione locale, né favorire la dipendenza, la distorsione dei mercati locali, la corruzione e l'utilizzazione di alimenti nocivi per la salute, come gli Ogm. E' quanto afferma il Parlamento europeo, chiedendo di finanziare le infrastrutture di base in Africa. L'Ue deve incoraggiare le importazioni agricole, eliminare gli aiuti all'esportazione e trasferire il know how. I paesi africani devono però procedere a riforme agrarie. In risposta alla comunicazione della Commissione sullo sviluppo dell'agricoltura africana, il Parlamento ha approvato la relazione di Luisa Morgantini (Gue/Ngl, It) che sottolinea come l'agricoltura rappresenti il principale settore di occupazione per la maggioranza dei Paesi africani e come la fonte principale di entrate dipenda dalla produzione agricola e dalle attività connesse. Pur riconoscendo che gli Ape - Accordi di partenariato economico possono favorire lo scambio di prodotti e diventare uno strumento per il commercio e l'integrazione dell'Africa, i deputati ricordano che gliaccordi non sono ancora stati siglati e che numerose controversie non sono state risolte. Su richiesta della Gue/Ngl, l'Aula ha soppresso la richiesta rivolta all'Ue di difendere nelle sedi internazionali il diritto degli Stati africani di proteggere i propri mercati nazionali dalle importazioni "che minacciano la sopravvivenza dei produttori locali di derrate agricole essenziali". Il Parlamento evidenzia la necessità che gli Stati membri e la Commissione garantiscano un maggiore coordinamento e un'armonizzazione degli aiuti allo sviluppo. Esige che le politiche e i programmi di aiuto alimentare "non siano fattori di impedimento allo sviluppo delle capacità locali e nazionali di produzione degli alimenti", né favoriscano la dipendenza, la distorsione dei mercati nazionali e locali, la corruzione e "l'utilizzazione di alimenti nocivi per la salute (Ogm)". Chiede pertanto agli organismi internazionali di attuare politiche volte a sostituire progressivamente gli aiuti alimentari, promuovendo il sostegno e lo sviluppo dell'agricoltura locale.