Dal 9 all’11 novembre a Bolzano in occasione di Interpoma 2006 il mondo della mela sarà al centro dell’attenzione. Interpoma vuole essere in primo luogo una fiera specializzata per la produzione conservazione e la commercializzazione della mela, sostenuta da tutte le forze operanti nel settore. Nel 2006 sarà la quinta edizione e nel giro di pochi anni Fiera Bolzano è stata in grado di rendere questa fiera nota in tutto il mondo, e come tale, anche alla prossima edizione si aspettano visitatori da tanti paesi produttori di mele. Per sottolineare il carattere internazionale e per attirare maggiormente l’interesse degli esperti, Fiera Bolzano organizza ad ogni edizione parallelamente alla fiera anche un congresso, trattando temi di largo interesse con relatori da tutto il mondo.
Il convegno viene curato da Kurt Werth, un noto esperto di innovazione varietale, e nel 2006 i temi principali del convegno "La mela nel mondo" saranno: un confronto fra pratiche di produzione nei maggiori Paesi produttori di mele nel mondo; in nuovi sogni economici nel Estremo Oriente; Certificazione non distruttiva della qualità della mela; tutela della varietà e dei marchi e management dei diritti e delle licenze di propagazione.

Nell’ambito della manifestazione saranno presentate ed illustrate numerose novità, tra cui quelle riguardanti il Centro di sperimentazione agraria e forestale di Laimburg.
“Nell’anno in corso sono in programma 415 progetti di sperimentazione: quelli già avviati verranno portati a termine e ne verranno accolti dei nuovi", spiega Josef Dallavia, direttore del Centro di sperimentazione agraria e forestale di Laimburg.
Uno dei principali compiti del Centro è, a detta del direttore, l’elaborazione delle basi necessarie alla risoluzione dei problemi dell’agricoltura attraverso fondate attività di sperimentazione per poi trasferire le conoscenze specifiche nella pratica agricola. Il Centro sarà presente alla Fiera internazionale Interpoma che avrà luogo dal 9 all’11 novembre 2006 nel quartiere fieristico di Bolzano.
Nel reparto ‘postraccolta’ del Centro di sperimentazione agraria e forestale di Laimburg quest’anno verranno potenziate nuove tecnologie e, tra l’altro, si verificherà se in futuro, con l‘ausilio di uno specifico programma applicativo per immagini digitali, sarà possibile stilare stime di produzione.
Attualmente nel campo della conservazione in tutto il mondo si parla dell’inibitore dell’etilene 1-Mcp; considerato che in questo campo il Centro di sperimentazione di Laimburg ha già effettuato vari esperimenti, esso sperimenterà un nuovo processo di conservazione, il Dca (atmosfera controllata dinamicamente).
Il programma sperimentale prosegue con le analisi dell‘aroma: in questo ambito si analizzano i composti volatili impiegando uno speciale spettrometro di massa Ptr sviluppato all‘Istituto di Fisica ionica dell‘Università di Innsbruck. L‘obiettivo è misurare gli aromi emessi dalle mele e catalogarli in base ai principali componenti.
Nel Centro di Laimburg i tecnici sperimentano anche un sistema di misurazione della maturazione dei frutti con l‘utilizzo di raggi infrarossi (Nirs). Nel reparto ‘coltivazione biologica’ anche quest‘anno si cercherà di risolvere vari problemi inerenti le colture e connessi a malattie, concimi, varietà. Nel reparto ‘biologia molecolare’ i tecnici sono al lavoro per determinare le caratteristiche genetiche di antiche varietà di mele. Nell‘Europa centrale questo è uno dei progetti più importanti del settore.
Il direttore Josef Dallavia spiega che nel reparto che si occupa della difesa delle piante si prosegue nello studio delle malattie e dei parassiti più significativi con particolare riguardo al colpo di fuoco, agli scopazzi del melo (Apple proliferation), all‘alternaria - una malattia fungina - e alla carpocapsa (cydia pomonella).
Nel reparto ‘pomologia’ si osservano varietà e cloni e si procede con lo sviluppo di nuove varietà. Dei 10.000 incroci effettuati per la prima volta nel 1996, recentemente sono rimaste circa 20 varietà di mele che sono da selezionare. Nel reparto ‘fisiologia delle piante’ i tecnici si occupano di forme di coltivazione e di diradamento, del rapporto tra dimensione dei frutti e di qualità, mentre nel reparto ‘terreno/concimazione/irrigazione’ si studia, tra l‘altro, una difesa antibrina a basso consumo d’acqua e si valutano le conseguenze dei colori delle reti antigrandine sulla qualità delle mele. Nel corso del 2005 presso l’ufficio chimica agraria sono state effettuate circa 7.000 analisi su campioni di terreno e il direttore Josef Dallavia assicura che “il Centro di Laimburg offrirà anche in futuro la possibilità di analizzare campioni di terreno e di foglie”.

Foto tratta dal sito: www.fierabolzano.it/interpoma2006/index.html
Per informazioni: www.interpoma.it