La Germania aggiornerà gli Stati membri e la Commissione Ue sulla vicenda della contaminazione da diossina in occasione della riunione di oggi e domani del Comitato permanente per la catena alimentare e la salute animale (Scfah)

Lo ha reso noto la direzione generale Salute della Commissione europea, spiegando che attualmente sono 1.635 le aziende agricole tedesche ancora soggette alle restrizioni imposte dalle Autorità locali in seguito alla scoperta del mangime contaminato. 

Circa tremila aziende hanno invece potuto riprendere le consegne, grazie ai risultati favorevoli dei test effettuati sui loro prodotti di origine animale o sui mangimi detenuti in azienda. 

Intanto in un'intervista all'agenzia Adnkronos il ministro della Salute Ferruccio Fazio ha reso noto che il 13 a Roma è già convocata una riunione a cui parteciperanno i tecnici che hanno partecipato all'incontro di Bruxelles, i Nas e le Regioni. Insieme si metteranno a punto modalità di controllo a campione per realizzare un secondo filtro. 

Fazio ha aggiunto che il latte italiano è sicuro al 100% così come la carne bovina e le uova. Per il latte a lunga conservazione e le carni suine sui quali invece non è prevista l'etichetta che indica l'origine potremmo contare "su questo doppio filtro". 

Un portavoce della Commissione ha spiegato che attualmente solo un Paese terzo, la Corea del Sud, ha imposto restrizioni sulle importazioni di carne suina dalla Germania, definendo questa reazione "sproporzionata"; ha invece smentito che la Slovacchia o altri stati membri abbiano limitato le importazioni. Il portavoce ha ribadito che, grazie alle misure prese ed al sistema di tracciabilità, "non c'è nessun allarme per la salute umana".